Con la nomina dei periti per l’autopsia sul corpo di Denny Magina, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio. "È un atto dovuto – fanno sapere dalla Procura – per gli adempimenti legati all’autopsia prevista per lunedì (domani, ndr), affidata al dottor Luigi Papi, il dottor David Forni, più un esperto tossicologo".
Sul fronte delle indagini per la morte di Denny, avvenuta lunedì 22 agosto alle tre del mattino, dopo la caduta dal quarto piano di uno stabile di edilizia popolare in via Giordano Bruno 8, gli investigatori dell’Arma non escludono "alcuna pista". Gli inquireni potrebbero aver recuperato uno strumento utile alle indagini: il cellulare della vittima, prezioso contenitore di informazioni. La pista dell’omicidio però prende sempre più corpo.
Da voci raccolte in questi giorni, sembra infatti che Denny possa essere stato attirato in una trappola da una persona di cui si fidava. Pare, infatti, che il ragazzo di 29 anni avesse contratto un debito che non era ancora riuscito ad estinguere. In quell’abitazione infatti c’è chi dice che Denny abbia trascorso alcune ore prima dell’arrivo dei sui creditori che potrebbero averlo minacciato per recuperare i soldi. Sempre secondo le ricostruzioni degli amici, i creditori avrebbero usato le maniere forti con il ragazzo - da qui le urla che alcuni residenti avrebbero sentito provenire proprio da quell’abitazione - fino a quando la situazione non sarebbe sfuggita di mano.
Pochi istanti e Denny è precipitato sull’asfalto. Era ancora vivo quando sono arrivati i soccorsi ma poche ore dopo è morto in ospedale. Intanto i due finiti alle Sughere per la tentata rapina in una tabaccheria sono sotto torchio. Pare si trovassero nell’abitazione in via Giordiano Bruno 8. Se i sospetti venissero confermati, la loro posizione è destinata ad aggravarsi.