Livorno, morti in porto: Nunzio Viola lascia quattro figli e una nipotina

Una delle vittime, abitava a Collesalvetti. L’orto, la sua passione

Nunzio Viola, 52 anni, si era trasferito a Livorno nel 1996 insieme alla famiglia

Nunzio Viola, 52 anni, si era trasferito a Livorno nel 1996 insieme alla famiglia

Livorno, 29 marzo 2018 - Aveva 52 anni, abitava a Livorno dal 1996 e aveva una grande, straordinaria passione per il suo lavoro. Tanto che dopo quei terribili giorni dell’alluvione di settembre era stato messo a capo della squadra incaricata di condurre le bonifiche all’interno della raffineria Eni, dentro alla quale erano stati segnalati diversi sversamenti di combustibile.

Nunzio Viola, da tutti i colleghi soprannominato ‘superbabbo’, è morto praticamente sul colpo, travolto dall’esplosione che ha spezzato la sua vita e quella del giovane collega, Lorenzo Mazzoni. Nunzio era considerato uno dei migliori dell’organico della Labromare. E pensare che fino a 12 anni fa lavorava nel settore della verniciatura. Campano di nascita, livornese di adozione. Nel 1990 i cognati si erano trasferiti a Livorno, 6 anni dopo Nunzio e la moglie Pasqualina li hanno raggiunti. All’inizio aveva lavorato con lui alla Rendelin, poi da 11 anni era entrato alla Labromare.

Nunzioera sposato con Pasqualina e aveva quattro figli. Da due mesi era diventato nonno di una splendida bambina. «Oltre al lavoro aveva due grandi passioni – racconta il cognato, Francesco Pernice – l’orto e la sua famiglia». Abitava a Collesalvetti, la moglie proprio nella prima mattina di ieri aveva lasciato Livorno per andare a Napoli insieme alla sorella. Un loro fratello doveva sottoporsi ad un’operazione e volevano stargli vicino.

Purtroppo la terribile notizia è arrivata alla donna mentre era sul treno per la Campania. Uno choc inaudito, Pasqualina e la sorella sono immediatamente scese e sono tornate indietro per raggiungere Livorno. Al deposito costieri Neri prima sono arrivati i figli, altri parenti ed alcuni amici.

Poche ore dopo la tragedia è arrivato anche il messaggio di cordoglio del sindaco di Collesalvetti, Lorenzo Bacci: «Al dolore – ha detto – si aggiunge dolore. Un abbraccio forte, a nome di tutto il Comune di Collesalvetti, alla moglie, alle figlie e a tutti i familiari di Nunzio Viola nei confronti dei quali mi metto da subito a disposizione. Siamo sconvolti, non è ammissibile morire di lavoro nel 2018, chiediamo con forza alle autorità preposte che vengano accertate le cause di questo tragico incidente».