Giovane ufficiale dell'Accademia travolto e ucciso dal treno: la Procura apre un fasccolo

Francesco Tomassi frequentava l’ultimo anno dell’Accademia Navale. La Procura apre un fasccolo

Francesco Tomassi

Francesco Tomassi

Livorno, 20 dicembre 2021 -  Non ha fatto in tempo a frenare. Quando il macchinista del treno se lo è visto davanti ha azionato i freni ma non ce l’ha fatta. Francesco Tomassi 23 anni, ufficiale di marina che aveva finito l’ultimo anno dell’Accademia Navale, ha attraversato i binari della ferrovia tra via Mondolfi e il residence Marilia ed è morto travolto dal treno.

Sul luogo del sinistro sono arrivati i soccorritori della Misericordia e gli agenti della Polfer. Saranno questi ultimi, su delega della Procura, a indagare per capire le cause di questa morte. La circolazione ferroviaria tra Livorno e Campiglia è stata interrotta, poi ripristinata a senso unico alternato su un binario. Solo alle 9 è tornata alla normalità. Sulla salma sarà eseguita l’autopsia. In Procura, per consentire questo è forse altri accertamenti, è stato aperto un fascicolo.

L’ipotesi più accreditata sarebbe la morte accidentale. Si esclude il suicidio. Questa morte è ritenuta assurda dagli amici. Chi lo conosceva lo descrive come "solare, generoso, senza grilli per la testa". Era originario di Acquino in provincia di Frosinone. "Era arrivato in fondo ai cinque anni di corso in Accademia - hanno ricordato i compagni di corso - e aveva manifestato la volontà di lavorare nel Corpo delle Capitanerie di Porto".

Amici esterni all’Accademia hanno confermato che "aspettava la destinazione di servizio. Una volta avuta la conferma avrebbe chiesto ai genitori e alla sorella di raggiungerlo". Altri amici hanno raccontato che "venerdì sera Francesco aveva incontrato un paio di ragazze nel quartiere della movida, la Venezia, ed erano usciti insieme forse anche con altri. Sabato sera poi dopo cena era andato in discoteca. Anche in quella occasione era con amici diversi da quelli abituali. Forse gli stessi di venerdì. Avevano fatto tardi e al rientro si erano diretti ad Antignano. Poi da solo sarebbe andato a fare due passi fino alla ferrovia. Tornando indietro per errore ha attraversato la ferrovia". Ma lì si è compiuto il suo tragico destino.  

Monica Dolciotti