’Mosaico dei Neri’, tesoro all’Acropoli

Ultimo ritrovamento a Populonia aperto alle visite degli appassionati. Gli scavi degli studiosi continuano

Un nuovo tesoro emerso dall’Acropoli di Populonia. Ieri mattina all’iniziativa ‘Aperti per restauro’ della Parchi Val di Cornia, i partecipanti hanno potuto ammirare in anteprima, in tutto il suo splendore, il ’Mosaico dei Neri’, scoperto nel Duemila durante la campagna di scavi condotta dalle Università di Siena e di Pisa, nell’ambito del progetto coordinato dalla società Parchi e con la direzione scientifica della Soprintendenza. Il mosaico decorava una nicchia del caldarium, l’ambiente caldo del complesso termale, e ancor prima del restauro, già appariva la vivace policromia della sua composita raffigurazione. Al centro si trova un fiore a dodici petali dentro una cornice a due fasce, con delfini guizzanti e onde correnti e, nei pressi della soglia della nicchia, sono rappresentati due busti di neri, caratterizzati in modo eccellente: grandi occhi spalancati e carnose labbra rosso corallo che contrastano sull’incarnato scuro della pelle del volto e delle spalle, sontuose tuniche di colore verde azzurro fermate sulle spalle da due fibule di diverse tonalità di giallo che restituiscono la lucentezza e il bagliore dell’oro. "Gli scavi di Baratti e Populonia continuano a regalarci meravigliose sorprese – ha detto il sindaco Francesco Ferrari – testimonianze dall’immenso valore artistico e culturale di un lontano passato che oggi riemerge e che molto ha da dire sulle nostre origini. Grazie al lavoro degli archeologi possiamo ammirare questo splendido mosaico. Ritrovamenti come il Mosaico dei Neri ci confermano che la città di Piombino sia seduta su un tesoro di una preziosità ineguagliabile, una ricchezza che grazie alla sinergia degli enti coinvolti sta mano a mano rivedendo la luce. L’obiettivo di questa amministrazione è infatti quello di restituire ai cittadini e ai tanti visitatori tutta la bellezza della nostra storia, motivo per cui abbiamo deciso di cofinanziare questo progetto, frutto della collaborazione e dell’intesa tra Parchi Val di Cornia, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Pisa e Livorno e Università degli Studi di Siena".

La visita ha registrato circa 100 partecipanti, suddivisi in 2 gruppi per garantire il distanziamento e le misure di sicurezza anti-covid19- I partecipanti sono stati accompagnati in questa passeggiata alla scoperta delle novità dell’Acropoli dagli archeologi e dai restauratori coinvolti nel progetto, in un percorso condiviso con Andrea Camilli della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Pisa e Livorno: Marta Coccoluto (Parchi Val di Cornia SpA), Stefano Camporeale e Cynthia Mascione (Università degli Studi di Siena), Giuseppe Fichera, Marcello Piacenti e Teodoro Pelligra (Piacenti Spa).

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