"Movida, adesso anche i bòtti: qui in Venezia ormai non si vive più"

I residenti lamentano un forte disagio e il leghista Perini annuncia un question-time: "Vanno potenziati i controlli"

Livoirno, 17 gennaio 2023 - Nel quartiere della Venezia, uno dei centri nevralgici della movida, i residenti sono di nuovo in allarme per l’uso ormai incontrollato e non autorizzato di fuochi pirotecnici e botti.

Vengono utilizzati e fatti esplodere in strada a tarda ora. Il fragore dei fuochi d’artificio e dei botti (c’è chi dice una bomba carta fatta deflagrare sabato notte in via Borra) "crea disturbo alla quiete pubblica rendendo impossibile alle persone dormire in tranquillità. Particolarmente molestate da questo dilangante e inarrestabile malcostume, sono le persone anziane e con problemi di salute – denunciano gli abitanti della Venezia – Ma creano problemi anche agli animali domestici terrorizzati per il frastuno".

I cittadini della Venezia invocano così "più presenza delle forze di polizia, perché notiamo con preoccupazione un allentamento nelle maglie dei controlli".

Così, dopo la lettera al sindaco Salvetti dei residenti del comitato Marradi-Cambini-Roma, il triangolo della movida in pieno centro, per segnalare i comportamenti irrispettosi tra gli avventori dei locali, schiamazzi, atti vandalici contro auto e scooter nelle strade, l’abbandono di rifiuti e resti dei ’festini’ alcolici nel weekend, si risveglia il malcontento in Venezia. Qui tuttavia gli eccessi della baldoria nei fine settimana non si sono mai sopiti, nemmeno d’estate.

Intanto Alessandro Perini, consigliere comunale della Lega, preannucia un question time rivolto al sindaco Luca Salvetti "sullo stato di attuazione del protocollo d’intesa sulla movida, al quale si sono richiamati i residenti della zona Marradi-Cambini-Roma, che prevede non solo azioni di sensibilizzazione rivolte agli avventori dei locali, ma nei confronti dei gestori dei locali stessi che dovrebbero dotarsi di personale specializzato (stewart) per monitorare la situazione dentro e all’esterno".

Perini richiama poi la necessità di "far rispettare gli orari di chiusura dei locali e per la vendita degli alcolici". Conclude: "In Venezia e in zona Marradi-Cambini-Roma serve un controllo sul territorio delle forze di polizia, come contemplato nel Procollo d’Intesa sulla movida, non solo in relazione all’ordine pubblico ma anche per verificare il rispetto del Codice della Strada". Ricordiamo che nel protocollo è stata prevista la costituzione di un tavolo interistituzionale per verificare periodicamente lo stato di attuazione degli impegni assunti. Si è riunito?

Monica Dolciotti