Multe, liti, controversie Decide il giudice di pace

Ecco i casi nei quali è possibile seguire questa strada, più rapida ed economica. Donvito (Aduc): "Costi a partire da 43 euro e in media 5 mesi per la sentenza"

Ricorsi per le multe, controversie condominiali, ditte che hanno fatto male i lavori di ristrutturazione, commercianti che non riconoscono la garanzia: sono tante le ragioni che possono portare i cittadini a ricorrere al giudice di pace. La legge gli attribuisce competenze civili, amministrative e in parte anche penali. Ha inoltre funzioni di mediatore e se il valore della controversia non supera i 1.100 euro le parti possono stare in giudizio senza necessità di un avvocato. Ma quando e perché conviene ricorrere al giudice di pace? "Il giudice, prima di esaminare un ricorso – spiega Vincenzo Donvito, presidente di Aduc-Associazione per i diritti degli utenti e consumatori – fa sì che le parti si concilino fra loro come, per esempio, avviene in Camera di commercio dove, però, se una parte non si presenta, la conciliazione salta. Dal giudice, invece, saltata la conciliazione si procede in giudizio con chi è presente". Nel caso del ricorso al giudice di pace, inoltre, i tempi del procedimento sono piuttosto veloci. "A Firenze, mediamente, in quattro o cinque mesi si arriva a conclusione, in altre realtà toscane ci vuole anche meno". Prima di ricorrere al giudice di pace, consiglia il presidente di Aduc, è bene però provare a trovare da soli, direttamente con la controparte, un accordo. "Il primo passo da fare – precisa – è inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno o una pec alla persona o all’ente con il quale si ha la controversia, indicando un tempo massimo entro cui rispondere e specificando che, in caso di mancata o insoddisfacente risposta, ci si rivolgerà alle autorità competenti".

Se si riesce a trovare un accordo si risparmiano tempo e soldi. Se non si arriva a niente, allora si può ricorrere al giudice di pace, "tenendo conto che si ha di fatto l’obbligo, nonostante la legge dica il contrario, di presenziare all’udienza". Quando infatti il giudice convoca le parti, bisognerà andare in tribunale confermando quello che si è scritto nel ricorso e portando con sé eventuale documentazione. Le udienze possono essere anche due o tre.

Il costo del ricorso è contenuto. Si parte da un minimo di 43 euro per le cause più piccole e cresce se gli importi della controversia sono più elevati. Tutte le informazioni si trovano sul sito nazionale gdp.giustizia.it

In linea generale, si può avviare il procedimento civile inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno, presentandosi di persona, oppure con una citazione orale. "In quest’ultimo caso – afferma Donvito – bisogna informarsi presso la cancelleria su quando è possibile presentarsi spiegando oralmente al cancelliere, che poi redigerà il verbale, i fatti e i motivi del ricorso. La citazione orale può diventare importante in alcune controversie, ad esempio nel caso della ditta che ha fatto male i lavori, per evitare errori di procedura".

Monica Pieraccini