Murale, scoppia il caso a Baratti

Piombino, fa discutere l’opera dello street artist alla fonte di San Cerbone. "Il Comune intervenga"

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Fa discutere il murale realizzato dall’artista Ozmo alla fonte di San Cerbone a Baratti. Della realizzazione ne abbiamo dato notizia nei giorni scorsi, ora però sono in molti che contestano l’intervento. Andrea Camerini, artista e autore di Rai Due che è di Baratti (la famiglia gestisce uno storico ristorante), contesta l’azione alla fonte di San Cerbone che "non è certo degradata" e non può essere modificata solo perché una persona pensa di fare bene. Camerini invita perciò il Comune di Piombino a contattare l’artista e imporre la rimozione del murale ripristinando l’originalità della fonte. L’intervento di Camerini sul suo profilo social ha richiamato decine di commenti. La quasi totalità contro il murale. Sintetizza bene il pensiero di molti valeria Brunetti: "Io amo la street art, ci sono artisti fantastici, ma c’è “muro” e “muro”. Perché non decorare il muro della chiesina? O le tombe? Baratti sembra diventato un posto dove chiunque fa quello che vuole - o meglio, non proprio chiunque- in barba alle più elementari regole del vivere civile. Se quell’arte fosse stata creata da un ragazzino con due bombolette il giorno dopo sarebbero stati tutti a gridare allo scempio".

In effetti, come hanno fatto notare in tanti per la street art vengono utilizzati muri delle periferie e di edifici non di pregio, non certo le mura di una antica fonte come quella di San Cerbone. "Se invece decidiamo che si può intervenire sui monumenti, belli o brutti, piccoli o grandi che siano, trascurati o ben tenuti del nostro territorio, allora preparo i pennelli anch’io" conclude Andrea Camerini.