"Nato in ambulanza, in val di Cornia manca il reparto maternità"

Da tenpo i i cittadini chiedono il ripristin all’ospedale di Piombino

Nuovo parto su un’ambulanza: ne abbiamo dato notizia nell’edizione di ieri e ora si torna a discutere della chiusura del reparto di maternità all’ospedale di Piombino. Il bambino e la madre per fortuna stanno bene, grazie anche al rapido e professionale intervento di volontari della Croce Rossa, Misericordia e del medico del 118, ma è chiaro che la mancanza di un reparto in val di Cornia fa aumentare il rischio.

"La comunità non può affidarsi alla buona sorte - ha evidenziato la presidente del gruppo ’Lasciateci nascere a Piombino ’ Maida Leoni – - siamo inoltre consapevoli che una comunità in queste condizioni è in pericolo. Nessuna madre si augura di partorire in una situazione di poca sicurezza e questo viola il diritto di una donna di vivere in serenità ed intimità il proprio parto. Inoltre manca un punto di riferimento vicini prima del parto.

Venerdì alle 17.30 quando un donna straniera di circa 40 anni, residente nella zona della stazione di Campiglia a Venturina, ha richiesto l’intervento del personale del 118 al momento della rottura delle acque. E’ stato quindi deciso di non dirigersi verso l’ospedale di Cecina dove si trova il reparto di maternità, perchè troppo lontano, ma di puntare verso l’ospedale di Piombino più vicino, anche se senza reparto di maternità. Ma alla fine il bambino, è nato quasi subito in ambulanza.