Ha seguito con apprensione per tutta la giornata la situazione, restando in contatto telefonico con Aldo Spinelli, Rosettano Navarra e gli altri soci. Più di questo il sindaco Luca Salvetti non ha potuto fare. La dead line, però, sarebbe stata spostata ad oggi, mercoledì e sembra che alla fine Cerea Banca farà questa fideiussione per la sua quota parte (650.000 euro, gli altri 350.000 sono garantiti da Navarra, ndr). Cosa rischia, però, il Livorno? Un punto di penalizzazione, mentre i giocatori in attesa di essere regolarizzati non sarebbero più contrattualizzati, dando il via a richieste di risarcimento. La squadra domenica andrebbe ad Olbia con la stessa rosa attuale e già questo a livello sportivo sarebbe un danno enorme. Il fallimento, però, sarebbe almeno scongiurato. O almeno rimandato di qualche giorno. Sì, perché la cosa ormai chiara è che il 19 ottobre si giocherà un’altra partita importante, visto che il gruppo Carrano starebbe per acquistare le quote di Sicrea e Tkm, arrivando così alla maggioranza assoluta. Entro quel giorno, dunque, Rosettano Navarra ha la facoltà di esercitare il diritto di prelazione. E dovrà decidere se restare dentro rilevando lui la maggioranza assoluta delle quote oppure se salutare la compagnia e lasciare ad altri la sua parte. Con l’ingresso di nuovi soci, infatti, salterebbero tutte le cariche del cda e lui si ritroverebbe in minoranza e senza alcun potere decisionale. Insomma, la guerra intestina non è ancora finita e la partita a poker continua tra Navarra e il gruppo Cerea. Una partita fino all’ultima mano, che tiene con il fiato sospeso una città intera.
i.v.