"No alla nave delle armi nel porto di Livorno"

La denuncia dell'Unione sindacale di base: "E' la Asiatic Island, noi non la carichiamo". E' ripartita subito per Napoli. Fratoianni: "Grazie ai lavoratori portuali per la loro protesta"

Asiatic Island

Asiatic Island

Livorno 14 maggio 2021 - La nave che vedete si chiama Asiatic Island ed è una portacontainer arrivata in porto a Livorno venerdì 14 maggio e poi ripartita con destinazione Napoli la sera stessa. Echi di guerra? Riportiamo il comunicato diffuso alla stampa dall'Unione sindacale di base sezione porto.

"Grazie alla segnalazione dei Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova e dell'associazione WeaponWhath - dice l'Unione sindacale di base - sappiamo che al suo interno vi sono contenitori carichi di armi ed esplosivi diretti al porto israeliano di Ashdod".

L'Usb sezione porto sostiene che si tratti di "armi ed esplosivi che serviranno a uccidere la popolazione palestinese già colpita da un duro attacco proprio questa notte, che ha causato centinaia di vittime tra la popolazione civile tra cui anche numerosi bambini". "Non sappiamo ancora se anche nel nostro porto verranno caricati contenitori di armi ed esplosivi - prosegue il sindacato nella sua nota - ma sicuramente non sarebbe la prima volta che questo accade. Attraverso i lavoratori portuali iscritti al sindacato stiamo cercando di raccogliere informazioni in tal senso.  Proprio nella giornata di ieri abbiamo ricevuto una segnalazione circa la presenza, presso il Molo Italia, di decine di mezzi blindati militari pronti ad essere imbarcati".

"Oltre alla tematica della guerra - continua l'Usb nella sua nota - c'è anche un problema oggettivo di sicurezza per i lavoratori e per la popolazione. In questo senso abbiamo inviato delle segnalazioni urgenti all'Autorità Portuale, alla Capitaneria di Porto e alla ASL Medicina del Lavoro affinchè effettuino nell'immediato i controlli opportuni. L'Unione Sindacale di Base sabato sarà in piazza anche a Livorno in solidarietà con la popolazione palestinese e per chiedere lo stop immediato ai bombardamenti su Gaza e lo stop agli “espropri” delle abitazioni palestinesi che da anni vivono sotto occupazione militare".

"Contemporaneamente - conclude l'Usb sezione porto - abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione con i lavoratori portuali livornesi affinché il coraggioso esempio che arriva dal Porto di Genova possa essere riproposto anche sul nostro territorio.  Il lavoro è importante, specialmente in questi tempi, ma questo non può farci chiudere gli occhi, o peggio ancora farci diventare complici, di massacri continui nei confronti della popolazione civile".

La Asiatic Island ha lasciato il porto di Livorno nella tarda serata di venerdì con destinazione Napoli.

Nel pomeriggio di sabato una delegazione di lavoratori del porto di Livorno era presente al presidio in piazza Grande organizzato dallo stesso sindacato Usb in solidarietà con il popolo palestinese. "La questione dei traffici di armi nel nostro porto - sottolineano da Usb - è molto più complessa. Quello di ieri è stato solo il primo passo per iniziare una campagna vera e propria che dovrà coinvolgere i lavoratori e tutta la città. Livorno non deve essere complice delle guerre e dei massacri di popolazioni civili e lavoratori come noi".

Sul tema è intervenuto anche Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana. "Sappiamo dai lavoratori portuali di Livorno che ieri nel porto è arrivata la nave Asiatic Island carica di armi, molto probabilmente destinata al porto di Ashdod in Israele. Era partita da Marsiglia, e dopo una sosta in rada a Genova ora sarebbe in navigazione verso Napoli. I lavoratori portuali hanno fatto sapere che non avrebbero caricato armi, per non essere in nessun modo complici di quanto sta accadendo in questi giorni funesti. Voglio dire loro un grande grazie - ha concluso Fratoianni - C'è un'Italia solidale che non si arrende alla guerra, alla violenza, alla sopraffazione".