"Nei pesci ci sono troppe sostanze inquinanti"

Analisi dell’Arpat nella relazione sul campionamento delle acque superficiali marine costiere. Rilevati mercurio e pesticidi

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Arpat ha fatto la classificazione dei corpi idrici costieri (le acque superficiali della costa toscana) per il triennio 2019-21. L’elaborazione definitiva dello stato ecologico delle acque superficiali marine costiere avviene alla fine di un triennio. Arpat ha così rilevato da una parte il miglioramento della situazione rispetto al passato che riguarda anche le acque marine superficiali di Livorno e provincia.

Ma dall’altra i risultati delle analisi condotte sui pesci riguardo alla presenza di sostanze inquinanti come il mercurio nel loro organismo, non sono positivi. Il mercurio "ha superato i valori dello standard di qualità in tutti i siti di campionamento" dunque anche quelli della costa di Livorno e provincia. Tradotto: nei pesci che finiscono sulle nostre tavole c’è troppo mercurio.

Una volta rilasciato nell’ambiente (nell’acqua), il mercurio metallico e inorganico può essere trasformato da batteri ed altri organismi, in metilmercurio che si accumula in pesci, crostacei e molluschi. In questo modo, il contenuto di metilmercurio nell’organismo della fauna ittica è maggiore rispetto a quello presente nell’acqua.

Il metilmercurio presente negli alimenti e nei pesci rimane la fonte più pericolosa di contaminazione. Le donne incinta sono le più esposte perché il mercurio può comportare alterazioni nello sviluppo cerebrale del feto. Negli adulti causa alterazioni neurologiche, con comparsa di paure, allucinazioni, amnesie, fino a provocare una sintomatologia simile a quella della sclerosi multipla.

Sempre indagando sulle sostanze ingerite dai pesci, è venuto fuori che l’acido perfluorottansolfonico (PFOS usati per tessuti, tappeti e carta per renderli resistenti a grasso, olio e acqua) è stato rilevato con "valori superiori allo standard di qualità ambientale solo in alcuni corpi idrici e non in tutti gli anni in esame, costa pisana, costa livornese, costa del Cecina, costa Punt’Ala, costa dell’Ombrone, costa dell’Uccellina e costa dell’Argentario".

Gli acidi Pfos (composti chimici sintenti dalle caratteristiche inquinanti persistenti) secondo diversi studi in corso, si ritiene siano responsabili di problematiche e patologie: compromissione di crescita e fertilità, alterazioni di ormoni, colesterolo, malattie della tiroide, coliti e forme tumorali. L’esaclorobenzene (un pesticida altamente tossico e inquinante) "presenta superamenti dello standard ambientale nei corpi idrici sulla costa di Rosignano".

M.D.