"Nessun licenziamento se lo ’struggino’ chiuderà"

Polemica con il sindacato "La Cgil a Roma ha bocciato il progetto del nuovo inceneritore"

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Il Coordinamento provinciale Rifiuti-Zero Livorno è intervenuto con una nota sul dibattito sull’inceneritore. "Se è vero che Aamps sta incassando un maggiore introito per la vendita di energia elettrica prodotta dall’inceneritore, complice la contingenza internazionale - continua la nota - è altrettanto vero che anche i costi sostenuti per la manutenzione del vecchio inceneritore sono lievitati per lo stesso motivo, e questo non sarà mai fonte di utili per Aamps". Il Coordinamento accusa la Cgil di aver bocciato il progetto di nuovo inceneritore a Roma: "Secondo i dati del sindacato, per 10mila tonnellate di rifiuti indifferenziati sottratti all’incenerimento si creano 386 posti di lavoro nella filiera dell’economia circolare. Con questo la Cgil romana risponde a quella livornese sul fronte occupazionale: la chiusura dell’impianto non comporterà licenziamenti ma riqualificazioni e nuove assunzioni". La nota si conclude sulla Tari: "Non solo a Livorno l’inceneritore ha prodotto perdite che hanno causato il raddoppio della tariffa ma anche tutti i dati ufficiali sono unanimi nel confermare che sono i comuni dove si punta sul riciclo a beneficiare delle tariffe più basse".