"No al green pass per i traghetti" La manifestazione al porto

Un gruppo di persone ha chiesto che venga garantita la libera circolazione tra isole e continente

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Al Porto di Piombino, un presidio organizzato dal Comitato Liberi insieme per la salute per denunciare l’obbligo di greenpass rafforzato sui mezzi di trasporto navali, "misura che colpisce tutto il Paese e particolarmente la nostra comunità isolando migliaia di cittadini sulle numerose isole dell’arcipelago toscano". Infatti dal 10 gennaio, con decreto governativo, è stato vietato di accedere e utilizzare qualsiasi mezzo pubblico, terrestre, aereo o marittimo senza green pass per tutalare la salute pubblica. Una misura – secondo il comitato "palesemente anticostituzionale perché lede i diritti fondamentali come quello al lavoro, allo studio, e alla partecipazione politica, senza un’evidente ragione sanitaria". In realtà la Costituzione prevede la possibilità di prendere specifici provvedimenti per tutelare la salute pubblica. In concomitanza con un’analoga iniziativa a Portoferraio, i manifestanti si sono riuniti a Piombino proprio di fronte agli imbarchi dei traghetti, servizio pubblico di trasporto, essenziale e quotidianamente vitale per lavoratori e studenti. Al grido "i nostri diritti sono fuoriservizio", slogan già usato dagli Studenti Contro il Greenpass in molte città, hanno chiesto alle istituzioni locali di farsi promotrici per l’immediata sospensione della misura che comunque prevede già una deroga per i residenti nelle isole.