"No al rigassificatore, con tutte le nostre forze"

Il sindaco Francesco Ferrari in testa a corteo di protesta che ieri mattina ha percorso le strade della città. Disagi alla circolazione

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Erano più di mille ieri mattina i manifestati della galassia ’No rigassificatore’ che hanno sfilato dal Centro Giovani in via della Resistenza fino alla rotatoria della Sol e ritorno. Il serpentone di persone ha provocato rallentamenti alla circolazione, specie per i mezzi diretti al porto all’imbarco per le isole. Ma tutto è andato con serenità e tranquillità, sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine e della polizia municipale, scandendo il coro "Piombino è nostra e non si tocca".

Sugli striscioni e i cartelli dei manifestanti scritte più che eloquenti: "No rigassificatore", "Greta dove sei?" in riferimento alla giovane ambientalista svedese paladina della battaglia anti-warming. Nel corteo hanno sventolato le bandiere dei comitati che si oppongono al rigassificatore, di associazioni ambientaliste come Legambiente e Wwf, vessilli tricolore e le bandiere dei partiti più disparati da Fratelli d’Italia, Lega, al Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e di Car e dei sindacati Usb, Ugl. Mancavano le insegnere dei sindacati confederali.

C’erano anche i sindaci di Piombino Francesco Ferrari e San Vincenzo Paolo Riccucci, di Follonica Andrea Benini. Una rappresentativa del Comune di Campiglia Marittima e Suvereto. In testa al corteo c’era il primo cittadino di Piombino Francesco Ferrari: "La partecipazione alla manifestazione di oggi (ieri, ndr) – ha detto Ferrari – dimostra che la città non si arrende". Ha ribadito: "Dal nostro punto di vista, cioè quello del Comune di Piombino, con tutti gli strumenti che abbiamo e attraverso tecnici, avvocati e consulenti di alto livello tenteremo di bloccare la procedura amministrativa per il rigassificatore". Come noto il Governo per decreto ha stabilito una procedura più snella e con meno vincoli per autorizzare tutti gli impianti rigassificatori che saranno realizzati sul territorio nazionale, incluso quello di Piombino, per far fronte all’emergenza metano. Emergenza conseguente al conflitto in corso da febbraio tra Ucraina e Federazione Russa. Quest’ultima ha deciso di ridurre le forniture di gas anche all’Italia in conseguenza delle sanzioni dell’Unione Europea.

Maria Cristina Biagini del Gruppo Gazebo 8 giugno (tra gli organizzatori della manifestazione) al termine del corteo ha detto: "La nostra è stata una protesta pacifica, ma ferma e decisa, contro tutti i rigassificatori e la politica energetica di questo Governo che punta tutto sul gas metano".

Monica Dolciotti