“No Rigassificatore”, oggi a Piombino la manifestazione nazionale. La città è blindata

Alle 14 parte il corteo promosso da comitati e associazioni ambientaliste. Guardia alta per evitare infiltrazioni di gruppi violenti

La Golar Tundra

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Piombino (Livorno), 11 marzo 2023 – Oggi a Piombino la manifestazione nazionale contro il rigassificatoreInnalzati i livelli di sicurezza con le forze dell’ordine schierate per prevenire qualsiasi rischio: posti di blocco all’ingresso della città e controlli per evitare infiltrazioni di gruppi violenti. Un dispiegamento finora mai visto per Piombino.

Ieri sera sulle pareti del palazzo comunale e di altri edifici della città sono state proiettate alcune immagini di Giorgia Meloni e di Eugenio Giani con svastiche e scritte che mettono insieme frasi riconducibili ai Non Vax e ai No Gas. Un’azione di dissenso della durata di qualche minuto e comunque non violenta

La Rete No rigass no gnl che organizza la manifestazione di oggi si dissocia ufficialmente dall’azione di ieri sera.

Di fatto, comunque, l’appuntamento di oggi arriva in un momento in cui il tema del rigassificatore e dell’utilizzo delle fonti di energia fossili alimenta polemiche dai toni forti; da qui la scelta, da parte di prefettura e questura, di “blindare” Piombino.

Il percorso del corteo

La manifestazione di oggi si chiama ’Per la giustizia climatica, liberiamoci dal fossile e dalle opere inutili’ promossa dalle organizzazioni Per il Clima, fuori dal Fossile e Rete No Rigass No Gnl. Partenza del corteo prevista alle ore 14 dal Largo Caduti sul Lavoro, per proseguire lungo via della Resistenza, via Unità d’Italia, via della Repubblica, via Lombroso, via Cellini, piazza Verdi, Corso Vittorio Emanuele II e terminare in piazza Bovio. Per consentire lo svolgimento del corteo sono posizionati divieti di sosta (a partire dalle 12.30). Deviati anche i percorsi dei bus. Misure che non erano mai state prese in precedenti manifestazioni.

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I motivi della protesta

"No all'Italia come hub del gas, sì a quello delle rinnovabili. Per accelerare la transizione energetica in Italia, non servono nuove infrastrutture a gas, ma occorre investire su più rinnovabili, efficienza, reti elettriche e accumuli, autoproduzione, impianti da fonti pulite necessari per traguardare l'orizzonte della decarbonizzazione al 2035. Ce lo impone da un lato la crisi climatica che sta accelerando il passo con impatti sempre più negativi sul Pianeta, ce lo chiede dall'altro lato l'Europa con il RePowerEu".

È questo il messaggio che Legambiente rilancia al governo Meloni. In particolare, per l'associazione ambientalista occorre "potenziare gli uffici delle Regioni che rilasciano le autorizzazioni affinché gestiscano meglio i progetti che si stanno accumulando, che vengano aggiornate le linee guide sull'installazione delle rinnovabili rimaste ferme al DM del 2010 (allora non esisteva la tecnologia per l'eolico offshore e nemmeno l'agrivoltaico) pensando sia agli obiettivi di decarbonizzazione al 2035 sia al modo migliore di integrarle nei territori; ma anche aggiornando e approvando il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima e quello di adattamento ai cambiamenti climatici, quest'ultimo in fase di consultazione pubblica".

Alla manifestazione partecipano anche Wwf Italia, Greenpeace Italia, Potere al Popolo! e altri ancora.

La posizione del governo

 IMPRESE. URSO: IN ARRIVO RIFORMA PER SEMPLIFICARE INCENTIVI / FOTO(FOTO 1 di 1)
IMPRESE. URSO: IN ARRIVO RIFORMA PER SEMPLIFICARE INCENTIVI / FOTO(FOTO 1 di 1)

“Stiamo lavorando perché l’Italia diventi in poco tempo l’hub del gas europeo, ben sapendo che il gas non arriverà più dall’est, dalla Russia, ma necessariamente dal sud. E questo pone l’Italia in una posizione centrale”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, interpellato a margine di un incontro a LetExpo in corso a Veronafiere. “Saranno realizzati e collocati a breve – continua Urso rispondendo ai cronisti – i rigassificatori galleggianti a Piombino e a Ravenna, mentre sono aumentate le importazioni dall’Algeria ed è previsto il raddoppio del Tap, così come le forniture che giungeranno dal mare vicino a Israele, Egitto e Cipro. L’Italia, come hub, potrà rifornire così l’Europa centrale a noi più vicina, quindi Austria, Ungheria, Slovacchia e Germania”.

Giani: “Dal rigassificatore beneficio per tutti”

 ENERGIA. RIGASSIFICATORE PIOMBINO, GIANI: TAR LO FAR
ENERGIA. RIGASSIFICATORE PIOMBINO, GIANI: TAR LO FAR

"In questo momento più che pensare alle manifestazioni o agli avvocati è importante pensare al bene di Piombino: e mi rendo conto che il lavoro che sto facendo, ma anche la collaborazione che sto trovando a livello istituzionale, mi porta a vedere attraverso la nave di rigassificazione un grande beneficio per tutti gli italiani”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, rispondendo ai cronisti a proposito della manifestazione a Piombino contro il rigassificatore.