Non è un paese per vecchi

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Michela

Berti*

Sono nata a Montecerboli un piccolo paesino nella Valle del Diavolo. Piccolo è bello quando sei bambino e hai voglia di giocare all’aria aperta senza il pericolo di venire falciato da un’auto. Negli anni, la Valle si è spopolata e, come tanti borghi della nostra Toscana, i giovani se ne sono andati a cercare lavoro altrove lasciando gli anziani a presidiare le gloriose e antiche mura. Un copione che si ripete a Sassetta, Bolgheri, Nibbiaia e località piccole sulle isole, da Capraia all’Elba. Ecco allora che la mozione del consigliere provinciale di Fdi Gragnoli tocca un tasto dolente: i servizi, dalle banche alle poste, in questi paesini vissuti quasi esclusivamente da anziani. Servizi che stanno scomparendo per lasciare il posto alle App, alle procedure online e all’internet banking che non tutti gli anziani sono in grado di usare. Molti di loro non hanno più la patente, non possono prendere i mezzi pubblici (sempre meno e poco funzionali) e sono appesi al filo delle conoscenze per farsi portare a destra e a manca a riscuotere la pensione, pagare le bollette o farsi visitare perchè anche il sistema sanitario, in questi paesini, lascia non poco a desiderare. Quando il medico di famiglia va in pensione, si rischia di dover aspettare mesi per un sostituto e spesso arrivano giovanissimi neo laureati costretti a fare la gavetta proprio sulla pelle dei nostri nonni. I borghi medievali della Toscana non sono solo slogan da sventolare all’estero per attirarre turisti; sono prima di tutto comunità da curare. Si curano i parchi, si curano gli edifici, si curano le strade ma si devono assistere, prima di tutto, coloro che abitano in questi luoghi e chiudere sportelli bancari, uffici postali, penalizzare l’assistenza sanitaria non sono mosse degne di una politica

che si è fatta sempre vanto dei livelli di assistenza. Il rischio è che i nostri antichi borghi non siano più ’paesi per vecchi’.

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