Nubifragio record, i fiumi fanno paura

Precipitazioni che sfiorano i 200 millimetri. Ruspe al lavoro sul ponte del Cecina e il Cornia straripa nelle campagne a Suvereto

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Piogge record nella notte in val di Cecina e in val di Cornia. Ad Anqua, nell’alta val di Cecina si sono registrati 186 millimetri in poche ore, a Monterotondo e Lago Boracifero in Val di Cornia 188 millimetri, sempre in poche ore per effetto del flusso perturbato che nel pomeriggio aveva già investito la costa provocando allagamenti a Bibbona e Cecina.

Per avere un’idea della enorme massa d’acqua che si è riversata a terra, i fiumi Cecina e Cornia che praticamente erano ai livelli minimi e in alcuni tratti in secca, hanno raggiunto rapidamente i livelli di guardia. A Cecina il massimo si è toccato alle 14 alla Steccaia con 7 metri e 11 centimetri, a Venturina il Cornia a Cafaggio ha raggiunto 5.51 metri alle 4.30 di notte, 5,89 metri al ponte sulla vecchia Aurelia.

In molte zone della Val di Cecina, da Saline a Ponteginori, a Casino di terra, il Cecina ha straripato invadendo le aree golenali ed i campi arrivando a lambire strada e ferrovia. Per tutta la notte Protezione Civile, vigili del fuoco, squadre del Comune e volontari hanno lavorato monitorando la situazione degli argini e chiudendo le strade a rischio. "E’ chiaro che serve un organismo di coordinamento per la valle del Cecina" afferma il sindaco Samuele Lippi sollecitando un confronto tra Comuni e Istituzioni. Ieri mattina Lippi, sentita la Protezione Civile, ha deciso di chiudere anche il ponte di via Volterra a Cecina Marina per motivi di sicurezza e per dare modo di rimuovere tronchi d’albero e rami che si stavano accumulando a ridosso dei piloni e che ostacolavano il deflusso delle acque. Per fortuna l’assenza di vento ha consentito al mare di ricevere l’enorme ondata di piena e quindi smaltire bene la portata del fiume. Durante la giornata ci sono state nuove piogge, ma intermittenti e di minore intensità, questo ha favorito il graduale ritorno alla normalità.

In val di Cornia, con un corso d’acqua di minore lunghezza, l’ondata di piena è arrivata prima, intorno alle 4.30 - 5 del mattino. Anche in questo caso il fiume Cornia è straripato in più punti nella zona di Suvereto invadendo aree golenali e i campi. Questo ha permesso di evitare danni maggiori a valle nelle zone abitate. La situazione è stata monitorata anche qui da Protezione Civile, Consorzio di Bonifica e dai sindaci Jessica pasquini di Suvereto e Alberta Ticciati che per tutta la notte hanno controllato la situazione. Monitoraggio continuo anche da parte della sala regionale della Protezione Civile che ha segnalato come la pioggia caduta nella zona di Monterotondo sia il record degli ultimi 50 anni. Sicuramente ci sono stati danni per alcuni scantinati e negozi allagati a Cecina e La California e in altri centri, ma nel complesso le opere di pulizia dei fossi e fiumi realizzate dal Consorzio di Bonifica e le casse di espansione, hanno evitato problemi maggiori che in altre zone d’Italia si sono verificati con piogge simili o anche minori come quantità.

Luca Filippi