"Nuoto anche d’inverno con la tuta anti-meduse"

Maria Teresa Talarico classe ’49, stimata gioielliera e appassionata del mare

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Maria Teresa Talarico ha il mare che le scorre nelle vene. La nota gioielliera di via Grande (l’attività fu aperta dal padre Italo Talarico nel 1944) non solo porta avanti con passione l’attività di famiglia, ma ha un altro grande amore: il mare. "Ho sempre nuotato –raccolta Maria Teresa – con mio marito Lionelo abbiamo sempre fatto delle belle nuotate. Sono un’ottima nuotatrice. Ho imparato ad Acquaviva dove sono praticamente nata, da piccina facevo anche i ricci. Il cugino di mio padre, il professor Fernando Barbiero, mi portava allo ‘scoglione’ di Acquaviva a nuoto e io avevo la ciambella nera, l’interno delle ruote che mi gonfiava il gommista. Mi arrampicavo sullo scoglione e facevo i tuffi. Mio padre non sapeva nuotare e mia madre Leda poco". "Sono convinta che l’attività fisica ci aiuti a vivere meglio. Oltre al nuoto pratico infatti Tai-chi chen da sei anni. Ero in viaggio a Shangai e sotto l’albergo alle 6 del mattino mi aggregai a un gruppo di cinesi che in un giardino facevano Tai-Chi. A Livorno in Terrazza Mascagni trovai un istruttore che si stava allenando e di lì ho proseguito". Infatti a ben guardare Maria Teresa Talarico, a dispetto dell’anagrafe (classe 1949) sembra avere stretto un patto con il diavolo. "Consiglio a tutti una bella nuotata – dice – è un toccasana per contrastare i dolori alla schiena". Ma Maria Teresa è andata oltre. "Tutto è iniziato dalla mia allergia alle meduse – spiega – Se mi sfiorano la reazione anafilattica è assicurata. Nuotare in mare aperto significa inevitabilmente incontrarle. Come difendermi da un simile rischio? Mio figlio in un viaggio in Australia scoprì che da quelle parti i nuotatori si proteggevano con una tuta speciale la Tiger Suite. L’ho acquistata su internet sette anni fa. Oltre alla tuta uso le pinne e la boa che è fondamentale per segnalare la propria presenza". Con questa tuta speciale "non mi ferma più nulla, solo le tempeste. Con un gruppo di nuotatori del bagno Rogiolo dopo l’estate fino a novembre proseguiamo a nuotare. Ci divertiamo ad andare dal Rogiolo alla cala del Leone e ritorno. Ci immergiamo nei fondali per scattare foto. È un paradiso. Il nostro mare e la nostra costa specie tra Quercianella e Sonnino sono invidiabili. Fare il bagno alle 7 del mattino dà una soddisfazione impagabile". "Ho iniziato al Rogiolo – conclude - con il fotografo Paolo Bonciani (suo padre era uno ‘scarronzone’) che è sempre stato un grande nuotatore".

Monica Dolciotti

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