Nuovo ospedale, minacce di ricorsi

Livorno, scontro in consiglio comunale dopo il "no" del collegio di garanzia ai quesiti referendari

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Esposti alla Procura e ricorsi al Tar si profilano dopo il "no" del collegio di garanzia del Comune sui quesiti referendari relativi agli atti per il nuovo ospedale di Livorno. "Il collegio di garanzia che ha esaminato i quesiti referendari sul nuovo ospedale, ha deciso di respingerli sostenendo che gli atti assunti e sottoscritti dal Comune con Usl e Regione implicano obbligazioni irrevocabili che lo esporrebbero al rischio di danni erariali e contenziosi qualora il referendum li modificasse o abrogasse". Questa in sintesi è la motivazione della decisione presa dal collegio di garanzia del Comune sul quesito abrogativo e quello propositivo depositati dal Comitato promotore. Le ha rese note il sindaco Luca Salvetti in una comunicazione fatta ieri in consiglio comunale.

In risposta ha annunciato "un esposto alla Procura delle Repubblica" Costanza Vaccaro (gruppo misto) "contro gli atti dell’amministrazione comunale che riguardano la realizzazione del nuovo ospedale tra la ex Pirelli e il parco Pertini tra cui la cessione a titolo gratuito delle aree del parco Pertini alla Usl prima che ne fosse modificata la destinazione d’uso" oggetto dei quesiti referendari bocciati. Il presidente del consiglio comunale Pietro Caruso ha poi letto in aula la lettera di dimissioni del presidente del collegio di garanzia Nicola Bibbiani (di area centrodestra). Ha rassegnato il suo mandato "perché sono a favore del referendum" ma "ho dovuto votare contro i quesiti proposti perché riferiti a obbligazioni irrevocabili assunte dal Comune per il nuovo ospedale che esporrebbero l’amministrazione al rischio di danno erariale". Andrea Romiti capogruppo di Fratelli d’Italia ha dichiarato: "Fdi è contro il parare espresso dal collegio e ci attiveremo per sostenere le spese del Comitato promotore del referendum per fare ricorso al Tar contro il pronunciamento del collegio stesso". Ha aggiunto: "Il Comune vincolandosi a obbligazioni irrevocabili sul nuovo ospedale, ha impedito il referendum e ogni forma di partecipazione". Stella Sorgente capogruppo dei Cinque Stelle ha addirittura chiesto le "dimissioni in blocco del collegio di garanzia che ha bocciato i quesiti referendari".

Il capogruppo del Pd Paolo Fenzi ha bollato come "un atto di squadrismo la richiesta della Sorgente ".

Carlo Ghiozzi capogruppo delle Lega ha osservato che "il collegio di garanzia ha votato a maggioranza non all’unanimità. Questo deve far riflettere".

Valentina Barale di Buongiorno Livorno ha osservato: "Il collegio di garanzia ha motivato la sua decisione evocando obbligazioni irrevocabili per il Comune. Nulla è irrevocabile: basta leggere il bando della Usl sul nuovo ospedale, dove è scritto che in qualunque momento si può fermare questa opera per valide ragioni".

Monica Dolciotti