Occupano la ex sede abbandonata dell’Hotel Giappone Inn: denunciati e rimpatriati quattro stranieri

L’intervento della polizia in via dell’Angiolo. Altri controlli nel quadrilatero del Buontalenti

Polizia

Polizia

Livorno, 1 marzo 2023 – Nel tardo pomeriggio di ieri si è svolto un servizio straordinario di prevenzione coordinato dalla Questura cui hanno partecipato oltre alle pattuglie dell’Ufficio prevenzione generale e Soccorso pubblico, anche pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine toscana rivolto alla verifica e controlli presso i locali pubblici adibiti alla somministrazione, nonché presso le zone circostanti la zona del quadrilatero del Buontalenti e piazze limitrofe.

Il tutto si è concluso con 53 persone identificate e 4 stranieri accompagnati in questura per l’identificazione. Per uno di questi è scattato il rimpatrio. Da disposizioni ministeriali, da ieri per l’accesso nei centri di permanenza per i rimpatri non è più necessario il preventivo accertamento della eventuale contrazione del virus SARSCoV2 mediante tampone.

La stretta per quanto riguarda anche diversi esercizi commerciali per i quali negli ultimi giorni sono scattati controlli per verificare la regolarità delle attività e le relative frequentazioni, in particolare sono stati controllati i seguenti: Bar21 di via Mentana, Kebab e bar in piazza XX settembre, Mini market in piazza della Repubblica, Mini market in piazza Garibaldi, Bar Juice in via della Pina d’Oro, New York shop in via Terrazzini, Upenddaun. Le risultanze dei controlli sono all’esame negli uffici per eventuali provvedimenti.

Nella serata invece, alle ore 22,50, la volante 1 transitando in via delle Galere ha notato un giovane straniero correre in direzione di via dell’Angiolo. In prossimità della struttura in “Hotel Giappone Inn sede distaccata”, ha aperto una porta a vetri ed è salito velocemente su per le scale interne. I poliziotti, dopo aver ottenuto l’ausilio di altre volanti, sono entrati nell’ex albergo e hanno perlustrato tutti i piani, dove hanno trovato quattro giovani extracomunitari, di cui uno minorenne.

Va precisato che i soggetti in un primo momento non si sono presentati molto collaborativi. Per identificarli si è reso necessario portarli nella caserma Labate. I quattro sono stati rintracciati al secondo piano della struttura, dove erano stati allestiti giacigli di fortuna composti da materassi, coperte e abiti maschili, avanzi di generi alimentari, candele e accendini. Una volta in ufficio, i quattro sono stati invitati a compilare il modulo per sedicenti stranieri in lingua italiana e in lingua madre, dimostrando chiaramente quindi la comprensione alle domande che venivano rivolte e di essere in grado di fornire risposte.

Gli stranieri (tunisini e marocchini) hanno un’età media 35 anni; uno di loro invece, diciassettenne, è risultato essersi allontanato da una struttura di accoglienza per minori. Sono stati tutti denunciati per occupazione abusiva.