Omicidio di Milena Sutter, Bozano esce dal carcere di Porto Azzurro. Rimarrà all'Elba

Condannato all’ergastolo, ha scontato 40 anni. Seguito da una Coop. L'uomo è in carcere dal 1979

Lorenzo Bozano

Lorenzo Bozano

Porto Azzurro (Livorno), 14 febbraio 2019 - Bozano esce dal carcere di Porto Azzurro, ma resterà all’Elba impiegato in una cooperativa sociale che cura il reinserimento dei detenuti nella società. Sarà seguito da un educatore e la sera dovrà rientrare nel penitenziario. Il tribunale di sorveglianza di Firenze ha accordato la semilibertà a Lorenzo Bozano che sta scontando l’ergastolo nel carcere di Porto Azzurro per la morte della 13enne Milena Sutter, rapita il 6 maggio 1971 a Genova e il cui cadavere fu restituito dal mare 14 giorni dopo. Bozano, ‘il biondino della spider rossa’, è in carcere dal 1979. Condannato all’ergastolo, Bozano ha già scontato 40 anni di carcere.

«Il tribunale ha accolto la nostra istanza oggi – spiega il difensore Francesco Del Pasqua – Bozano seguirà un programma all’esterno del penitenziario all’Elba». L’istanza di Bozano, che ha 74 anni, è stata discussa martedì e ieri il tribunale di sorveglianza di Firenze ha notificato l’ordinanza al suo legale e al carcere.

«Abbiamo presentato un’istanza finalizzata alla misura alternativa della semilibertà ed è stata accolta», precisa ancora l’avvocato Del Pasqua spiegando che le ore all’esterno del carcere «Bozano le trascorrerà seguendo un programma di volontariato con una cooperativa sociale di Portoferraio» che si occupa di progetti di reinserimento sociale per detenuti.

Fuori dal carcere Bozano sarà seguito da educatori. La sera dovrà rientrare in cella. Il difensore aveva esplorato la possibilità di un lavoro, ma anche per l’età di Bozano questa soluzione non è stata praticabile. Non è la prima volta che Bozano chiede e ottiene la semilibertà. Nel 2011 una richiesta simile fu respinta dal tribunale di sorveglianza di Firenze ma negli anni ‘90 fu ammesso al beneficio poi revocato dopo l’arresto, a Livorno, con l’accusa di aver molestato una 17enne. Per il caso Milena Sutter (figlia del nosto indistraile produttore di cera per pavimenti), rapita a 13 anni, il 6 maggio 1971, dopo essere uscita dalla Scuola svizzera, Lorenzo Bozano fu accusato di sequestro e omicidio volontario.

In primo grado, nel 1973, la corte di assise di Genova lo assolse per insufficienza di prove. Poi, però, due anni dopo in appello arrivò la condanna all’ergastolo, confermata dalla Cassazione nel 1976. Poco prima della sentenza di appello Bozano scomparve facendo sapere attraverso il suo avvocato di non aver fiducia nella giustizia e venne condannato in contumacia. Bozano fuggì all’estero. In Francia, dove viveva sotto falso nome, venne arrestato il 25 gennaio 1979 e da lì espulso in Svizzera, paese da cui venne estradato in Italia.