Blitz nel campo, poliziotto ferito, "La coltivazione di canapa del mio assistito è legale"

L'avvocato Elena Parietti difende il 24enne piombinese, segnalato per produzione di sostanza stupefacente

Il controllo nel campo

Il controllo nel campo

Piombino, 20 luglio 2019 - “Nessun campo di marijuana illegale”. Così l’avvocato Elena Parietti che difende il 24enne piombinese dalle accuse mosse dalla polizia di produzione di sostanza stupefacente dopo il sequestro del terreno in località Asca e delle 300 piante coltivate.

“La coltivazione di canapa sativa del mio assistito è legale. La semina era stata segnalata ai carabinieri – ha continuato l’avvocato Parietti - il Giorgi ha preso un prestito, ha affittato il terreno perché ha deciso di dedicarsi a questa attività legale. Unico obbligo è quello di conservare le fatture di acquisto delle piante e i cartelli dei semi. Il mio assistito – ha ricordato l’avvocato Parietti – ha fatto il 5 maggio anche una comunicazione ufficiale ai carabinieri di Piombino di inizio dell’attività di semina. Ha operato rispettando la legge”.

Sugli altri aspetti emersi durante la conferenza stampa del vicequestore Walter Delfino, l’avvocato non ha voluto parlare, il ragazzo invece per quanto riguarda la questione del cane, sostiene di non averlo aizzato contro l’assistente capo Rosario Russo. Intanto il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Livorno ha convalidato l’arresto del ragazzo solo per la resistenza a pubblico ufficiale e non per le minacce, la violenza, le lesioni e né per la produzione di sostanze stupefacenti. Inoltre ha revocato anche gli arresti domiciliari rimettendolo in libertà.