"Orientato a decidere per il sì"

Piombino, Giani fa il punto sul rigassificatore. "Una permanenza di tre anni nel porto per l’emergenza"

Migration

Il commissario per il rigassificatore e presidente della Regione Eugenio Giani fa il punto sulla procedura di autorizzazione dell’opera. "Mi sembra di avere seguito tutte le procedure – spiaga Giani – per consentire a ciascuno di esprimere le proprie opinioni, poi dopo che si esprimono le opinioni, i contributi tecnici per motivarle, dopo che si arriva alle deduzioni e controdeduzioni con Snam, il soggetto attuatore dell’opera prevista, si deve decidere. Io devo decidere entro il 27 ottobre e sono intenzionato a farlo nel modo che è emerso, cioè un posizionamento" dalla nave rigassificatrice "per tre anni a Piombino e poi per una piattaforma offshore". Così il presidente della Regione Toscana, e commissario per l’opera, Eugenio Giani a margine di un convegno alla facoltà di agraria di Firenze. "In questi tre anni - ha aggiunto - l’unico modo per farla subito è a Piombino, non si può pensare di fare" da subito "la piattaforma offshore. Lo abbiamo visto con quella che c’è a Livorno, ci vuole una distanza di almeno tre anni per poterla muovere nei suoi elementi strutturali in mare aperto. Di conseguenza vediamo se ci sono tutti i presupposti, come mi sembra stia emergendo, perché dopo la conferenza dei servizi, quella definitiva del 21 ottobre, si possa procedere all’autorizzazione". Per Giani, "del resto di realizzare, se ci sono le condizioni, il rigassificatore, è come se moralmente me lo chiedessero tutti gli italiani che pagano le bollette come famiglie, come cittadini e come imprese. La logica deve essere quella molto obiettiva: se in un luogo ci sono le condizioni ed è quello ritenuto più giusto, l’opera va fatta lì".