Ventisette nuovi orti autogestiti in un'area del Comune occupata

Si tratta della replica del progetto realizzato in via Goito nel 2014, ma polizia municipale potrebbe intervenire

Orti urbani a Livorno (Foto Novi)

Orti urbani a Livorno (Foto Novi)

Livorno 16 marzo 2022 - Si replica a Livorno l'esperienza degli orti urbani autogestiti: ce ne saranno altri 27 in un terreno (ripulito e già arato) del Comune,  sotto il controllo ora di occupanti abusivi. La prima esperienza  è nata nel 2014 ed è sempre attiva in un'area privata (della Coop Clc, dove dovevano sorgere villette a schiera), occupata abusivamente in via Goito. Gli orti sono sessanta e ci coltivano ortaggi pensionati, precari,  disoccupati, famiglie del quartiere.

Ora il modello di via Goito arriva in via Piemonte nel quartiere Coteto, in un'area del Comune abbandonata, a ridosso dell'ex Podere Loghino, finito nel 2021 nel mirino della Procura della Repubblica per una vicenda legata alla gestione dell'Ufficio tecnico patrimoniale del Comune. A capo dell'Ufficio era il geometra Marco Nencioni. Fu arrestato il 12 marzo 2021 con l'accusa di corruzione e abuso di ufficio. Il podere (che era del Comune) pur valendo 1milione e 600 mila euro, sarebbe stato venduto per 400mila euro a privati grazie ad una stima ribassata.

Ebbene l'esperienza degli orti urbani di via Goito viene clonata anche in via Toscana a Coteto. I soggetti che stanno portando avanti questa iniziativa sono più o meno gli stessi: il Collettivo degli orti urbani di Livorno, il Comitato precari e disoccuppati dell'ex Caserma del Fante occupata, il sindacato Asia-Usb. Si è aggiunto il Collettivo anarchico libertario. Ma l'area appartiene al Comune come detto e la polizia municipale si è già messa all'opera per fare accertamenti. "Se emergeranno attività illecite - fa sapere l'amministrazione - la polizia municipale interverrà". M.D.