Orti urbani autogestiti anche a Coteto

Dopo l’esperienza di via Goito, in via Toscana alcune persone del quartiere si sono già fatte avanti

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L’esperienza degli orti urbani autogestiti di via Goito sarà esportata anche in via Toscana a Coteto nell’area comunale occupata nei pressi del Podere Loghino. Promotore dell’iniziativa una galassia di movimenti: il Collettivo degli orti urbani di Livorno, il Collettivo dell’ex Caserma del Fante occupata, in sindacato Asia-Usb, il Collettivo anarchico libertario. Proprio queste realtà l’anno scorso intervennero qui. "Agimmo sulla scia dell’inchiesta coordinata dalla Procura – ha spiegato ieri Giovanni Ceraolo portavoce di Asia-Usb che ha presentato il nuovo progetto – culminata con l’arresto anche di un dipendente comunale (il geometra Marco Nencioni, ex responsabile dell’Ufficio tecnico patrimoniale del Comune, arrestato il 12 marzo 2021 per corruzione e abuso di ufficio, ndr) perché il vicino podere Loghino sarebbe stato ceduto ad un privato a un prezzo sottostimato. Ebbene venimmo su questa area, a ridosso di via Toscana, facendo un lavoro di pulizia e cercammo di coinvolgere il quartiere con un’assemblea per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di salvaguardare spazi verdi come questo". Ieri è stato dato il via al secondo progetto ‘orti urbani’ come è stato fatto in via Goito. "Oggi (ieri, ndr) si è tenuta un’assemblea tra i soggetti promotori dell’azione di autogestione e i residenti di Coteto – sottolinea Ceraolo – per concordare il da farsi sul primo lotto di questo terreno del Comune liberato dai rifiuti, dalle sterpaglie e arato. Dopodiché qui ricaveremo 27 orti. Si sono già fatte avanti venti persone del quartiere e altre che si erano rivolte al collettivo di via Goito. I singoli orti saranno assegnati in base a un sorteggio. Questo progetto è aperto, con l’obiettivo di far rivivere l’area abbandonata e difenderla dal cemento".

Infatti legato al podere Loghino c’è un progetto per la costruzione di case. Nei pressi di viale Boccaccio c’è anche un parco pubblico chiuso. Stefano Chiellini residente di Coteto ricorda: "Qui nel podere Loghino e tutto intorno negli anni’70 era pieno di filari di viti e oliveti. C’erano tanti orti nei quali lavoravano ortolani. Il podere Loghino era stato stimato che valesse 1milione e 600 mila euro. Sarebbe stato venduto per 400mila euro". Aggiunge: "Il parco lato viale Boccaccio è pronto e chiuso da 5 anni. Perché? Che il Comune lo metta in condizione per essere aperto". Interpellata su questa vicenda, l’amministrazione fa sapere che "la polizia municipale sta effettuando accertamenti sull’area comunale che è stata occupata. Se emergeranno attività illecite interverrà".

Monica Dolciotti