"Ortofrutta, più alleanze tra aziende"

Venturina Terme, la presidente Cia Cinzia Pagni: "Dobbiamo unirci per non essere schiacciati dalla crisi"

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Il settore ortofrutticolo, si trova da tempo ad affrontare una pesante crisi, che ha molteplici motivazioni. L’ortofrutta in generale è diventata una filiera povera, nonostante il comparto valga il 10% della produzione agricola regionale e nella nostra provincia è parte primaria della coltivazione agricola con parcentuali più alte. Nella nostra zona l’ortofrutta rappresenta oltre il 55% della superficie investita. "La Toscana – rileva Cinzia Pagni presidente Cia Etruria – ha un potenziale enorme nel settore ortofrutticolo, con ancora ampi margini di crescita, migliorando la fase della commercializzazione del prodotto e i rapporti della filiera, ma quello a cui stiamo assistendo è una competizione selvaggia che fa riferimento al prezzo puro e semplice, a promozioni e scontistiche, che distruggono il mercato e massacrano i produttori ortofrutticoli. Costi di produzione troppo elevati legati all’aumento esponenziale di carburante e concimi dovuti alle dinamiche legati alla guerra i Ucraina ed anche agli oneri sul lavoro in agricoltura, considerata l’elevata quantità di manodopera necessaria per produrre e confezionare ortofrutta. Non ultimo in ordine d’importanza il calo dei consumi, visto che le famiglie italiane in tempi di crisi risparmiano sui generi alimentari, ma soprattutto pesa l’atteggiamento della Grande Distribuzione Organizzata). La strada da percorrere è quella dell’associazionismo di prodotto. Ma serve anche una discontinuità politica per l’agricoltura nel rilancio della cooperazione e dell’associazionismo, ognuno con il proprio ruolo". Nella sostanza serve un coordinamento dei soggetti della filiera".