"Ospedale e Darsena La città sta rinascendo"

Colloquio a tutto campo de La Nazione con il sindaco Luca Salvetti "Il nostro assessore a Firenze si chiama Eugenio Giani"

"Quello di Livorno sarà il primo ospedale che il governatore Eugenio Giani farà in Toscana. Sono sicuro che porterà in fondo questo progetto. I soldi ci sono". Il sindaco Luca Salvetti è certo dell’impegno della Regione per la realizzazione del nuovo ospedale all’ex Pirelli. Lo ha confermato all’incontro al circolo Arci di Colline.

A che punto siamo dal punto di vista tecnicoi per il nuovo ospedale?

"Sono stati scelti cinque progetti tra quelli presentati. Sono tutti di alto profilo tecnico".

Ma c’è la spada di Damocle della richiesta di referendum presentata da alcuni comitati cittadini. Che cosa ne pensa di questa possibilità?

"Un referendum abrogativo come hanno voluto i Cinque Stelle ma ci sono responsabilità anche di altri partiti che erano in consiglio comunale durante la passata legislatura - ha detto Salvetti - ora c’è una commissione a lavoro che dovrà valutare l’ammissibilità della richiesta referendaria. Tra l’altro sono già stati acquisiti dei diritti di superficie e il rischio è che l’Asl possa chiedere un danno erariale".

Insomma l’iter per la realizzazione del nuovo ospedale non è ancora del tutto chiaro. Anche se, sul fronte della programmazione, le idee su ‘dove andrà cosa’ sembrano piuttosto definite. Nel padiglione 10 ad esempio, che andrà al Comune, accoglierà tutte le associazioni che hanno rapporti con la sanità, dall’Avis all’Auser tanto per citarne alcune. Nel masterplan del vecchio ospedale ci sono le destinazioni dei padiglioni nord, dibattito ancora aperto su quelli verso via Gramsci.

Salvetti è convinto di farcela, il terzo sindaco alle prese con questo progetto (prima di lui Cosimi che aveva portato avanti l’idea a Montenero, poi Nogarin che proprio sullo stop a Montenero vinse la campagna elettorale). Tutti e due gli ex sindaci hanno pagato il difficile rapporto con l’allora Governatore Rossi. Ora invece la Regione sostiene il nuovo ospedale, come si spende per Darsena Europa. Due grandi opere, le più significative del mandato di Eugenio Giani. Come è stato possibile?

"Io sono sempre stato chiaro con lui - ha detto Salvetti - noi non avevamo un assessore in Regione? Sarebbe stato proprio Giani l’uomo di Livorno a Firenze. Il presidente vuole bene a questa città lo dimostra il quasi miliardo di euro destinato alla nostra città. Progetti importanti dai quali dipende il futuro di una città che ha fame di occupazione e trema quando si parla di Eni e di rigassificatore. Sono sfide importanti per il nostro futuro, dobbiamo investire nelle tecnologie se vogliamo continuare ad avere una buona qualità della vita, scienza e ambiente vanno d’accordo".

A propositodi Eni, che cosa succede?

"Eni conferma la riconversione in bioraffineria, resterà la linea lubrificanti. Vi racconto cosa mi successe sei giorni dopo il voto…".

Salvetti è stato eletto il 10 giugno, il 16 fu convocato con Adelio Antolini, sindaco di Colle, a Firenze dall’allora governatore Enrico Rossi. "C’era l’ad di Alia e Rossi aveva da poco incassato il no al termovalorizzatore a San Donnino. Ci presentò un bel progetto che volevano fare a Livorno per 200mila tonnellate di rifiuti che sarebbero arrivati da Firenze. Siamo eletti da sei giorni, ma non è che ci prendi nel sonno, gli abbiamo detto".

Il terremoto per il caro energia potrebbe condizionare, forse, le scelte di Eni su Livorno mentre invece sul futuro dell’inceneritore sembra tutto deciso. E’ così per davvero?

"Non abbiamo 10 milioni di euro per il revamping dell’impianto di termovalorizzazione - dice il sindaco di Livorno - e la linea che seguiamo è quella che è stata indicata dal Pd nel documento programmatico 2018 alla base della campagna elettorale. L’inceneritore chiuderà senza contraccolpi per i posti di lavoro, l’equilbrio dei conti Aamps è garantito e non ci sarà crisi del ciclo rifiuti. Retiambiente, dove noi abbiamo il 32% id quote, realizzerà tre nuovi impianti. Livorno è al centro".

Michela Berti

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