Paim Biolabor, rabbia dei sindacati "Il Comune revochi l’appalto"

Presidio davanti al Comune e proclamazione dello sciopero. Vertenza da 5 mesi

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Presidio davanti al Comune ieri del personale dipendente (in gran parte donne) della Paim Biolabor che ha in gestione l’appalto dell’assistenza domiciliare a Livorno e Collesalvetti. Il presidio ha coinciso con la proclamazione dello sciopero. Marco Biondi della UIL fpl spiega anche anche a nome di Cisl e Cgil le ragioni di questa protesta. "Da 5 mesi va avanti questa vertenza. Abbiamo chiesto a Paim Biolabor che sia riconosciuta un’ indennità di disagio al personale che era stata sempre pagata dall’azienda che l’aveva preceduta nell’appalto. Si tratta di 1,30 euro lordi paga oraria da erogare ai dipendenti per gli spostamenti da un luogo all’altro dove svolgono le loro mansioni. Più un assicurazione kasko visto che per il servizio il personale utilizza mezzi propri". Prosegue Biondi: "Prima i lavoratori e le lavoratrici dell’assistenza domiciliare avevano in dotazione un palmare. Era come se timbrassero il cartellino e memorizzava tutti gli accessi ai domicili dove effettuavano il servizio. Questo palmare adesso funziona in modo parziale, al 30%, e in alcuni non funziona per niente, quindi non abbiamo la garanzia di monitorare i servizi con possibili ripercussioni sui salari". I sindacati denunciano infine un altro problema. "Dopo la proclamazione dello sciopero, l’azienda non ha dichiarato chi dei lavoratori deve garantire i servizi minimi. Quindi Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di contestare comportamento antisindacale".