Livorno, rivolta per i parcheggi in centro: "Basta sosta a pagamento, siamo disperati"

I privati cittadini e i commercianti scendono in piazza

La manifestazione davanti al Comune di Livorno (Foto Novi)

La manifestazione davanti al Comune di Livorno (Foto Novi)

Livorno, 13 ottobre 2018 - «Siamo qui apposta per rivedere alcune cose sulla riorganizzazione della sosta in centro». L’assessore al traffico e mobilità Giuseppe Vece, ha risposto così ad Avio Torbidoni, residente di via dei Cavalieri, che ha incontrato ieri durante la sesta commissione consiliare itinerante.

Come sempre Vece ci ha messo la faccia, anche rischiando le contestazioni, che nella mattina di venerdì a non sono mancate. Ha deleghe pesanti, ambiente e mobilità, e finisce spesso sotto attacco. Ma Vece non si tira indietro nel confronto. «Non si può estendere la sosta a pagamento – ha attaccato Torbidoni – solo per fare cassa».

«La comissione è stata chiesta dalle opposizioni in consiglio comunale – ha però precisato la consigliera di Futuro Giovanna Cepparello – per fare il punto sulla sosta a pagamento in centro, che ha creato forti tensioni tra residenti e commercianti».

Intanto il presidente della commissione, Edoardo Marchetti (gruppo misto), metro alla mano, con il consigliere Giuseppe Grillotti (Livorno Libera), strada per strada, misuravano le dimensioni delle carreggiate, contano gli stalli e ascoltando i cittadini arrabbiati. Tra di loro Marco Raffaelli, arrivato mentre la commissione e l’assessore Vece facevano il sopralluogo in via della Coroncina.

Sul parabrezza aveva ancora la contravvenzione che gli hanno fatto sabato scorso alle 18.30. «Avevo messo l’auto poco più avanti, prima del segnale di divieto di sosta e fermata – ha raccontato Raffaelli – e nelle vicinanze avevo lasciato lo scooter, dove ho trovato la seconda contravvenzione. In tutto dovrò pagare 57,40 euro. Qui non sappiamo più dove parcheggiare».

Anche Giovanni Costantino, che abita in via del Giglio, è alle prese con lo stesso problema: «Mi toccherà vendere lo scooter nuovo perché non so più dove lasciarlo». Andrea Ghezzani, abita in via San Francesco, dove ieri gli operai erano di nuovo all’opera per cancellare gli stalli bianchi per gli scooter, fatti di recente, e disegnarci sopra venti stalli blu per auto, come hanno chiesto i residenti. Ghezzani ha sottolineato: «Non è bastato però, perché la scarsità di posti ci obbliga a spostare più le nostre auto».