"Il pass vaccinale? Vale milioni di euro"

Livorno, il presidente Coldiretti: "Ora è possibile il ritorno dei turisti stranieri, benefici per tutta la filiera"

Simone Ferri Graziani

Simone Ferri Graziani

Livorno, 27 aprile 2021 - Al ritmo attuale, la Toscana avrà vaccinato con la seconda dose l’80% della popolazione entro settembre 2021. Questa la proiezione dei dati elaborata da Covindex, siamo di fronte quindi a un’accelerazione come testimoniano le quasi 400mila dosi giornaliere della campagna vaccinale a livello nazionale. E anche nel resto d’Europa le percentuali crescono a ritmo più veloce. Per questo ci si attende in estate anche il ritorno di una quota importante di visitatori dall’estero. Dal primo giugno ci sarà una sorta di ’certificato verde’ per spostarsi più liberamente.

"Il green pass vaccinale – commenta Simone Ferri Graziani, presidente Coldiretti Livorno – che consente gli spostamenti tra paesi dell’Unione Europea salva l’estate degli stranieri in vacanza, vale 2,5 milioni di presenze per il sistema turistico della Costa degli Etruschi.

E perché è importante? "L’assenza dei turisti stranieri nel 2020 – afferma Ferri Graziani ha pesato enormemente sul nostro turismo e su tutta la filiera Ciascun turista straniero spende mediamente 113 euro circa al giorno: si fa presto quindi a comprendere la portata della loro mancanza per le strutture e per il territorio. Per il solo ambito della Costa degli Etruschi parliamo di 335 mila arrivi di turisti stranieri di cui 249 mila nelle sole strutture extralberghiere come gli agriturismi di Terranostra ma anche B&B e Casa Vacanze. Si tratta un vuoto pesante concentrato principalmente nel periodo da giugno a settembre che purtroppo non è stato compensato dalla svolta vacanziera patriottica degli italiani". Ad essere avvantaggiate dall’introduzione del pass vaccinale saranno soprattutto le città d’arte, che sono le storiche mete del turismo dall’estero, ma anche gli agriturismi dove gli stranieri rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti.

Italiani e stranieri amano molto gli agriturismo, non è così? "La vacanza in agriturismo –dice Ferri Graziani - contribuisce in modo al turismo di prossimità nelle nostre campagne per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento. Nelle nostre campagne le distanze si misurano in ettari e non certo in metri. E’ importante che con l’avanzare della campagna di vaccinazione e l’apertura delle frontiere si proceda anche alla ripartenza delle attività di ristorazione".

E c’è tutta la filiera del cibo... "Il cibo infatti è diventato la vo ce principale del budget delle famiglie in vacanza con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche".

Luca Filippi