"Passa il sì al soggetto unico di manodopera"

Si è tenuto il referendum indetto dal sindacato trasporti Usb tra i lavoratori portuali sull’istituzione di: un unico soggetto di manodopera art. 17 che "con l’applicazione di un a tariffa unica, stabilita dall’Autorità di Sistema Portuale, – il quesito referendario – garantisca a tutti un salario dignitoso e pari diritti". "Su una 450 lavoratori art. 16 e 17 – fa sapere il sindacato – hanno partecipato al voto il 15 novembre in 213 e il 92% di loro ha votato sì". IL sindacato sottolinea a fronte del risultato: "Il referendum che si è tenuto tra i lavoratori portuali non ha un valore legale, ma impone a tutti i soggetti dell’ambito portuale, Autorità di Sistema in primis, una riflessione seria sul futuro dell’organizzazione del lavoro nel nostro scalo. Un singolo soggetto autorizzato a fornire manodopera, sarebbe forse l’unica possibilità per riuscire a tenere testa ad un mondo portuale sempre più in mano a grandi società armatoriali e multinazionali in grado di esercitare rapporti di forza enormi rispetto al passato". Il sindacato trasporti Usb esprime così la convinzione che "la soluzione alle cicliche crisi della varie aziende portuali fornitrici di manodopera, passa dall’istituzione di un unico soggetto che possa garantire tariffe adeguate, diritti, salario ed integrativi degni di questo nome. Non è più solo un’idea astratta (di cui tra l’altro si parla da tempo nel nostro porto), ma adesso c’è anche la conferma da parte di molti lavoratori portuali che hanno deciso di esprimere la propria opinione all’interno del referendum organizzato da Usb. E’ l’Autorità Portuale a poter gestire una transizione di questo tipo dando opportune garanzie".