Passeggiando sulla Terrazza Mascagni

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Michela

Berti

Tra poche ore i fuochi d’artificio illumineranno la Terrazza Mascagni. Quel luogo magico immortalato nel calendario della Polizia di Stato, omaggio del questore Roberto Massucci alla sua città. Quella scacchiera di piastrelle bianche e nere che tutti i livornesi calpestano nei momenti più belli della loro giornata. La scacchiera della vita, dove si intrecciano gioie e dolori; dove si fanno i bilanci, guardando a terra e pensando all’oggi, puntando

al mare e al suo orizzonte e immaginando il domani. Cosa è stato il 2022 ce lo siamo detti, La Nazione lo ha raccontato con voi e per voi. Ora ci aspetta un 2023 interessante, con la politica

in piena campagna elettorale in vista del 2024 anno del voto. Il sindaco Luca Salvetti è pronto al bis per fare ’la cosa più bella del mondo’ (ripete sempre le parole di Veltroni), ma avrà davanti un centrodestra più accanito che mai, sulla scia del consenso nazionale. Una destra che non si affiderà al candidato di facciata - ha chiarito la forzista Tenerini - ma ad un esponente della società civile per conquistare il governo della città. Anche la destra dunque sposa la linea degli avversari politici: si ruscola nella società per ambire al consenso elettorale, invocando quel civismo che ’ripulisce’ la politica sempre meno appetibile per chi deve mettere insieme il pranzo con la cena. Una tendenza che non accenna ad invertire, lo abbiamo visto anche pochi giorni fa con la tiepida accoglienza a Bonaccini, il candidato alla segreteria nazionale del Pd che, in altri tempi, a Livorno avrebbe mosso le folle. Questa volta, invece, ha raggiunto gli ultimi della platea parlando senza microfono. Una sorta di incontro ’caminetto’ solo per addetti ai lavori. Auguri, dunque, a tutti i livornesi e ai nostri politici, perchè riescano a trasformare la loro debolezza in un punto di forza, per il bene della comunità.