Patto tra anziani e giovani: la sfida di Spi Cgil

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Le pensioni, l’inflazione, ma anche la sanità territoriale e l’inclusione digitale. E poi la sfida demografica e l’esigenza di dare vita, in questa fase storica, a un patto tra la generazione più anziana e quella più giovane. Sono stati i temi al centro della prima giornata del XII Congresso dello Spi Cgil Toscana, che prosegue anche oggi al Teatro Goldoni di Livorno.

I saluti istituzionali sono toccati al sindaco di Livorno Luca Salvetti, che ha strappato l’applauso della platea quando ha ricordato ai delegati di Spi Cgil che "Livorno tenendo fede ai principi delle ’Leggi Livornine’, ha saputo raccogliere la sfida dell’accoglienza dei naufraghi arrivati con le navi delle ong". Poi ha espresso interesse per la proposta circolata al congresso di "creare delegati di zona di Spi-Cgil che facciano con le amministrazioni da ’sentinella’ nei quartieri per raccogliere i bisogni dei singoli cittadini o del condominio. Così si può dare una mano a chi amministra la città".

Ha poi preso la parola il segretario generale dello Spi Cgil Toscana Alessio Gramolati.

Nella sua relazione Gramolati ha parlato della manovra del Governo Meloni: "Una manovra classista e corporativa. Si sono ridotte le risorse per tagliare il cuneo fiscale del lavoro dipendente, reintrodotti i voucher, derubricato il salario minimo ancorato ai contratti nazionali, cancellato l’adeguamento delle pensioni per fare cassa a vantaggio di interessi di altre categorie. Non si è intervenuti per distribuire maggiormente extra profitti generati da speculazione e non si è intrapresa nessuna significativa azione di contenimento dei costi energetici".

M.D.