"Pediatri, turni raddoppiati per i vaccini"

Livorno, parla il presidente dell’ordine Biasci: "Boom di telefonate per la gestione quotidiana della pandemia"

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"La vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni sta andando bene. L’impegno dei pediatri di famiglia è massimo". Paolo Biasci presidente dell’ordine dei pediatri della provincia di Livorno fa il quadro della situazione. "Nel mese di gennaio c’è stata un’accelerazione nella somministrazione di vaccini che ha imposto una diversa organizzazione del lavoro. Purtroppo la grave incidenze del Covid in questa fascia di età crea difficoltà. Ci sono bimbi che fissano gli appuntamenti e poi si ammalano, la classe viene messa in quarantena, dunque dobbiamo mettere in conto molte variabili".

Le famiglie scelgono soprattutto gli ambulatori pediatrici per fare i vaccini rispetto agli hub?

"Sì, in provincia di Livorno tutti i pediatri di famiglia si sono organizzati per vaccinare nei proprio studi. Abbiamo raddoppiato la presenza del personale per far fronte alle richieste e agende aggiuntive rispetto all’attività quotidiana".

Abbiamo vaccinato i bambini, per proteggere loro o gli adulti?

"La vaccinazione è per loro. I contagi intrafamiliari sono la causa principale del diffondersi del Covid. Riceviamo continue telefonate, il Covid colpisce anche i bambini e ci possono essere complicanze in età pediatrica. Ricordo che a Torino un bambin di 10 anni è deceduto e non aveva patologie".

E le altre malattie infettive?

"Essendo in piena pandemia è evidente che adesso vediamo solo le infezioni da Covid. Fare il tampone è l’unico modo per effettuare diagnosi differenziali con altre infezioni, come ad esempio quelle di tipo influenzale".

Il pediatra resta il punto di riferimento per la gestione dei più piccoli?

"Riceviamo telefonate con richiesta di consigli per quello che concerne la gestione della situazione familiare. Siamo l’unico riferimento che c’è sul territorio".

Quanti pediatri ci sono in provincia di Livorno, e quanti pazienti avete a carico?

"Siamo 35 con una media di mille bambini a testa fino all’eta di 14-16 anni".

Cosa si aspetta nei prossimi mesi?

"I dati dell’ultima settimana dicono che stiamo arrivando alla famosa gobba e speriamo in un calo fisiologico dei contagi".

Michela Berti

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