"Personale insufficiente nell’ospedale"

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La Cgil annuncia la mobilitazione del personale sanitario se l’Azienda Usl non assumerà dalle graduatorie pubbliche per affrontare la nuova ondata di contagi Covid. "A distanza di quasi due anni dall’inizio della pandemia, le difficoltà dell’ospedale di Livorno dove è esploso il caso dei 14 pazianti contagiati dal coronavirus in più reparti di degenza, purtroppo permangono. I contraccolpi sugli utenti per carenza di personale sono sempre più evidenti, soprattutto in questi giorni in cui stiamo assistendo all’impennata di casi Covid. I cittadini al pronto soccorso attendono ore per essere visitati, o ricoverati. Questo per carenza di personale infermieristico e tecnico sanitario, di operatori socio-sanitari e di un adeguato numero di medici a disposizione". Ad intervenire con durezza sono Monica Cavallini (vicesegretaria generale Cgil provincia di Livorno), Andrea Rizzini (Fp-Cgil provincia di Livorno) e Simone Assirelli (Fp-Cgil provincia di Livorno). Aggiungono i rappresentanti della Cgil: "La carenza di personale infermieristico e di dirigenti medici non permette di fornire adeguate risposte ai bisogni della cittadinamna. Servono pertanto posti letto aggiuntivi e più personale per gestirli". Conclude la Cgil: "Il trasferimento di pazienti da un reparto all’altro, variando continuamente la funzione dei reparti stessi, per far fronte all’emergenza Covid è inaccettabile. In questo modo c’è anche il rischio che si generino bolle di pazienti infetti. Lo stesso vale per i lavoratori che vengono spostati da una unità operativa all’altra, aumentando lo stesso il rischio di contagi per loro".

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