Pescatori in rivolta: "Promesse disattese sulle dighe"

Domani incontro al Bar dei Quattro Mori. Si annunciano clamorose iniziative

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Livorno, 7 ottobre 2018 - La protesta  non si placa. Anzi, prende campo. Sono passati pochi mesi dal grido d’allarme lanciato dai pescatori livornesi in merito al divieto disposto dall’Autorità Portuale di ormeggiare alle dighe del porto per motivi di sicurezza. In queste settimane, dopo incontri, manifestazioni e avvicinamenti, sono stati fatti dei passi avanti ma ora la situazione complessiva sembra piombata in una nuova fase di stallo. Per questo domani è stata convocata una conferenza stampa per illustrare le prossime mosse. ‘Basta con le chiacchiere, ora i fatti’ si legge nel manifesto che invita tutti i pescatori livornesi a intervenire per far sentire la propria voce. ‘I pescatori di Livorno – prosegue – chiedono risposte.

Nessuna azione concreta per rispettare gli impegni presi’. I pescatori sportivi infatti spiegheranno alla stampa e agli interessati le ragioni del loro malcontento. ‘A distanza di 4 mesi dalla memorabile protesta in barca al Molo Novo, quando centinaia di pescatori sportivi e ricreativi hanno manifestato pacificamente per opporsi al divieto di accesso alle dighe foranee, rileviamo disattese le promesse fatte dall’Autorità di Sistema durante l’ultimo sopralluogo congiunto al quale abbiamo partecipato». Un altro atto per dire ‘No all’ordinanza numero 11’. Interverranno (ore 10.30) il pluricampione del mondo di pesca Marco Volpi, i responsabili del gruppo Facebook ‘Pescatori livornesi uniti contro il divieto di ormeggio e pesca sportiva’ e i rappresentanti delle associazioni Fiops e Fipsas.