Pesce mal conservato o senza tracciabilità: sequestro da una tonnellata in Toscana

La Guardia Costiera scopre illeciti amministrativi e penali

I controlli della Guardia Costiera

I controlli della Guardia Costiera

Livorno, 29 luglio 2020 - Pesce non tracciato o mal conservato. E ancora tonni pescati in periodo in cui la cattura è vietata o pesci spada troppo piccoli trovati su una barca. C'è questo e molto altro nella maxi operazione della Guardia Costiera di Livorno che ha riguardato tutta la Toscana. Controlli a terra e mare, sulle barche e dai grossisti.

Ma controlli anche per i pescatori sportivi. Insomma, tutta la filiera è stata controllata in un momento di grande lavoro come l'estate, in cui in negozi e ristoranti ci sono grandi richieste. In tutto è stata sequestrata una tonnellata di pesce. Diverse migliaia di euro di sanzioni e il sequestro di due attrezzi da pesca completano il bilancio dell'operazione. 

In particolare la Guardia Costiera di Livorno ha sequestrato alcune partite di prodotti ittici scaduti, detenuti nei magazzini di due grossisti di Arezzo e Grosseto.

A Campi Bisenzio, invece, gli ispettori pesca della Guardia Costiera di Livorno e i funzionari della Azienda U.S.L. - Dipartimento della prevenzione, Unità Sicurezza alimentare di Firenze - hanno eseguito una verifica ispettiva congiunta presso un grossista gestito da cittadini di nazionalità cinese. Anche in questo caso, circa 600 Kg di merce risultata scaduta è stata immediatamente sottoposta a sequestro sanitario ed al titolare dell’esercizio è stata comminata una sanzione amministrativa.

Altro sequestro amministrativo è stato operato dalla Guardia costiera di Castiglione della Pescaia per pesca di pesci spada risultati al di sotto della taglia minima prevista per legge. In quel caso il prodotto ittico è stato devoluto in beneficenza ad enti caritatevoli locali previa certificazione di idoneità sanitaria al consumo umano.

All’Isola d’Elba invece un pescatore ricreativo è stato sanzionato per aver catturato esemplari di tonno rosso nonostante la chiusura di tale tipologia di pesca disposta dallo scorso 18 luglio.

Altri due pescatori professionali di Livorno e Portoferraio sono stati sanzionati per aver pescato cernie e aragoste sottomisura quest’ultime rigettate in mare poiché ancora allo stato vitale.