Peschereccio bloccato nell'area protetta alle Secche della Meloria dalla Guardia Costiera

Sanzionato il comandante e sequestrati 3000 mentri di reti. A bordo anche un marittimo impiegato abusivamente e residente fuori regione

Guardia costiera

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Livorno 4 aprile 2020 - La pesca professionale è una delle attività consentite anche in questa fase di emergenza nazionale. Tuttavia c’è chi non si accontenta e, approfittando del momento di stallo generale, tenta comunque di mettere in atto comportamenti vietati.

Per questo la Guardia Costiera di Livorno continua ad operare a terra ed in mare con una un’azione di costante vigilanza. Infatti il pattugliamento in mare ha permesso di  sabato pomeriggio di individuare un motopeschereccio colto in flagrante attività di pesca all’interno della zona di riserva generale dell’Area marina protetta delle Secche della Meloria.

Qui la pesca è consentita solo dietro autorizzazione dell’Ente gestore, il Parco di Migliarino San Rossore. Migliaia di metri di rete da posta erano stati dunque  calati nella zona marina protetta e per questo i militari a bordo della motovedetta hanno immediatamente provveduto a fermare il comandante dell'imbarcazione. 

L’unità è stata fatta poi rientrare in porto dove gli uomini della Guardia Costiera hanno proceduto a a sanzione per un importo di 2000euro il comandante  e hanno sequestrato 3000 metri di rete utilizzata per compiere l’illecito.

Dal controllo è emersa poi la presenza a bordo di un marittimo non annotato sul ruolino-equipaggio in violazione delle norme del Codice della navigazione ed anche per tale illecito è stata elevata una sanzione amministrativa.

Per il marittimo, residente fuori regione, sono scattati ulteriori per  la violazione delle vigenti misure di legge relative all’emergenza coronavirus. Infatti non essendo regolarmente imbarcato, l'uomo non aveva alcun motivo per allontanarsi dalla sua residenza e per stare a bordo del peschereccio.

Monica Dolciotti