Pharma Valley, i lavori iniziano a luglio

Livorno, presentato l’hub per i medicinali: un investimento di settanta milioni di euro all’interporto di Guasticce

Nasce Pharma Valley, piattaforma logistica informatizzata ai pilati gradi di connettività all’interno dell’interporto Vespucci di Guasticce: 30 mila metri quadri di infrastrutture e 70 milioni di euro di investimenti, esempio vincente di massima collaborazione tra il pubblico Regione e istituzioni sul territorio) e privati (cinque grandi aziende della farmaceutica toscana, poi si aggiungeranno altre). E non sono promesse: ieri al Vespucci sono stati snocciolati dettagli operativi, nomi delle aziende, impegni finanziari e tempi. Si parte con i lavori di costruzione dei primi insediamenti da luglio: la Pharma Valley funzionerà, con un moltiplicatore di investimenti e di posti di lavoro, già nella seconda metà del 2024. Praticamente domani.

La cerimonia di presentazione ha visto salire sul carro della vittoria- perché di vittoria si è trattato, visti gli anni di dibattiti, distinguo, confronti burocratici, richieste di garanzie- i protagonisti delle istituzioni: dal presidente della Regione Eugenio Giani al suo assessore Leonardo Marras, dai sindaci di Livorno e Collesalvetti Luca Salvetti e Adelio Antolini, dal presidente degli industriali Piero Neri (anche in rappresentanza di Confindustria Toscana) al presidente dell’AdSP Luciano Guerrieri e naturalmente il presidente del Vespucci Rocco Nastasi. Tutti ovviamente soddisfatti del risultato, tutti impegnati a sottolineare che quando pubblico e privato riescono a cooperare, i risultati arrivano. La Pharma Valley tra l’altro è solo un punto di partenza. Come ha detto Piero Neri nel suo intervento l’adesione di un numero così ampio di soggetti industriali e logistici è il segno tangibile di una efficace condivisione, una scelta di successo che varrà senz’altro la pena di approfondire e di replicare. “Si tratta, in effetti, di una strategia di sviluppo coerente con gli obbiettivi del PNRR - ha detto ancora- ma anche con il consolidamento delle numerose industrie multinazionali che, con la loro trasversalità di comparto, costituiscono uno degli asset più importanti dell’economia toscana. In particolare, tra queste eccellenze industriali, diffuse nell’intera regione, spicca appunto il settore farmaceutico e biomedicale con un indotto hi-tech e personale particolarmente qualificato. Gli obbiettivi delineati per la reindustrializzazione, risultano ormai un obbiettivo comune per tutte le aree produttive. L’evento odierno- ha concluso il cavaliere del lavoro Neri- lancia un messaggio importante al mondo della manifattura, al quale offrire le opportunità che oggi constatiamo come siano state colte dalle aziende del settore farmaceuticobiomedicale. Per il presidente Giani, è "un punto a favore della reindustrializzazione dell’area costiera, obiettivo di una ZES che dovrebbe arrivare a breve facendo perno su tre asset fondamentali: porto, interporto ed aeroporto. Finiti i tempi della crisi del territorio, si aprono prospettive da epoca d’oro".