"Piano Jsw, ho chiesto incontro al Mise"

Piombino, il presidente dell’Autorità Portuale Guerrieri esprime forti dubbi sul progetto presentato

C’è diffidenza sul nuovo piano di Jsw Steel presentato per sommi capi venerdì al minstero dello sviluppo economico (Mise). Diffidenza perché è l’ennesima volta che si parla di revamping dei laminatoi e forno elettrico senza un cronoprogramma preciso degli interventi e degli investimenti. E c’è diffidenza perché non sfugge a nessuno che Jindal punta alla commessa miliardaria delle Ferrovie dello Stato (Rfi): cioè assicurarsi il contratto per la fornitura di materiale alla rete italiane e poi, dopo magari fare gli investimenti minimi e non riqualificare invece tutto il sito industriale delle Acciaierie. Insomma, anche questa volta sono rimaste in sospeso le questioni ormai decennali di Piombino, dall’occupazione alle bonifiche alla riqualificaziuonbe e sviluppo del polo siderurgico. Tanto più che oltre all’area di 900 ettari della ex Lucchini, ora ci sono in ballo anche le concessioni portuali. E su questo punto il presidente dell’Autorità Portuale Luciano Guerrieri ha le idee chiare. "Nella riunione al Ministero dello Sviluppo Economico – argomenta Guerrieri – Jindal JSW, esponendo a voce un piano industriale difficile da definire tale, ha condizionato la realizzazione del forno elettrico alla commessa decennale per le rotaie da parte di Rfi. La Regione ha giustamente fatto presente che occorre approfondire e che occorrono chiare e precise garanzie, tipo fideiussioni e clausole risolutive espresse". "Personalmente – spiega Guerrieri – ritengo che il Governo valuti l’opportunità, la tempistica e le condizioni di tale contratto. Ritengo inoltre che tali clausole non possano far parte di un eventuale contratto tra Rfi e Jsw, o non solo in questo. Tali clausole invece devono fare parte integrante degli atti autorizzativi degli enti pubblici ed essere a monte previste in termini di indirizzo condiviso nell’aggiornamento dell’accordo di programma da sottoscrivere".

"Per questo – conclude Guerrieri – ho chiesto la urgente riunione di tutti i soggetti sottoscrittori di parte pubblica con i quali condividere le criticità esistenti per il rilasciorinnovo di una concessione da parte della Autorità Portuale (ma anche della Agenzia del Demanio) che peraltro ritengo sia da sottoporre ad una rocedura di evidenza pubblica con possibilità di istanze concorrenti. Il confronto tra le parti pubbliche è inoltre necessario per affrontare l’insieme delle problematiche, quelle industriali, occupazionali, ambientali, infrastrutturali e adesso anche energetiche. Il Direttore del Ministero ha detto che ci avrebbe convocato con urgenza. Molto negativa la assenza del Ministero della transizione ecologica".

m.p.