Piazza della Repubblica, in volo con i droni sotto il Voltone

L'agorà ieri e oggi nelle nostre cartoline. Svelato il mistero del ponte buio da Scovavento e Droneactivity

Piazza Carlo Alberto (oggi piazza della Repubblica)

Piazza Carlo Alberto (oggi piazza della Repubblica)

Livorno, 14 agosto 2018 - E' già di per sé un simbolo livornese, la piazza della Repubblica, con il suo caratteristico ‘Voltone’ anche conosciuto come ‘ponte buio’. Una rasoiata di luce che dagli scali Bettarini porta in un lampo alla Fortezza e agli Scali del Pontino. L’agorà in pieno centro è anche crocevia alcune importanti strade: via Grande, via Garibaldi, via de Larderel, che nell’Ottocento costituivano la principale viabilità cittadina. Fra il 1881 e l’inizio degli anni trenta la piazza rappresentò un importante snodo della rete tranviaria di Livorno. Nella bella cartolina in regalo oggi con Il Telegrafo, oltre al silenzio per la mancanza di auto e bus, la magia delle lampade a gas.

Un momento del passaggio in gara sotto il Voltone con il drone

C’è un appuntamento cruciale della stagione remiera livornese che ogni anno rende questa piazza protagonista – quasi – assoluta. Si tratta della Coppa Barontini, la sfida a cronometro nel fosso reale che inizia e finisce sul Pontino dopo una rincorsa tra i canali e un ‘serrate’ che vede il Voltone assolutamente in un ruolo centrale. Gli armi con i dieci vogatori si infilano sotto la piazza a rotta di collo, per riapparire in un trionfo di grida dall’altro lato lanciati verso il traguardo. Fino a quest’estate la parentesi del ‘ponte buio’ è sempre rimasta un mistero, un tratto cieco e precluso agli occhi di livornesi e curiosi. Ora non più, grazie alla coordinazione dei team Scovavento di Marco Fulvi e Droneactivity di Lorenzo Tampucci.

La squadra con i droni dopo la Coppa Barontini

«Siamo stati i primi a mostrare quel che accade in questa concitata fase di gara – spiega Marco Fulvi – grazie a un ricco ‘parco’ droni: modelli Phantom4 Pro, Sparks, Inspire 1 e 2 della DJI. L’idea era partita dagli organizzatori della Coppa Barontini con il presidente Claudio Ritorni, che puntavano a realizzare una diretta Facebook. Visto che questi droni possono inviare la diretta su cellulare, il risultato è stato spettacolare. Moltissimi livornesi hanno seguito la gara, specie la diretta con il drone: un boom di connessioni. Quanto alla trasmissione del segnale, avevamo noleggiato degli zainetti che dentro hanno cinque ‘slot’ per le sim, per le diverse compagnie telefoniche. Ecco perché siamo riusciti a trasmettere anche sotto il ponte buio. Ogni armo era dotato di un gommone al seguito, col drone a poca distanza. Speriamo di replicare l’iniziativa anche per la prossima edizione – conclude – specie se riusciremo a coinvolgere la Regione anche a livello di costi. Colgo l’occasione per ringraziare Enac e forze dell’ordine per il supporto e tutto il team piloti». Sui gommoni: Edoardo Farinelli, Giuseppe Fissore, Roberto Monnecchi, Massimo Lucchesi, Vincenzo Di Prizio, Alessio Foggi. Ai droni: Andrea Scannapieco, Federico Dinapoli, Fabrizio Pacini e Davide Bertizzolo. Assistenti drone: Luca Pandini, Simona Pacini, Daniele Di Napoli. Operatori camera: Diego D'Orsi, Stefano Bacci, Emanuele Carmassi, Luciano De Nigris.

Irene Carlotta Cicora