"Piazza Viviani, finalmente si chiude questa ferita"

Francesco Lepri, pronipote di Giuseppe Viviani saluta la riqualificazione. E alessandro Cordoni di Confesercenti: "Avremmo voluto essere coinvolti"

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di Gabriele Masiero

"La riqualificazione di piazza Viviani mi regala una sensazione bellissima, perché finalmente si chiude una ferita aperta da troppi anni". Francesco Lepri, è il pronipote di Giuseppe Viviani, e saluta con emozione l’annuncio dell’amministrazione di riqualificare quello che era ormai considerato da generazioni di pisani, un "buco nero" del litorale, trasformando uno slargo degradato da decenni in uno spazio pubblico degno di questo nome. "Sono soddisfatto anche da architetto - aggiunge Lepri - perché il progetto raccoglie l’indicazione di noi professionisti di realizzare il cannocchiale sulla piazza che guarda la chiesa di Marina e la vista mare. E’ pazzesco che nessuno abbia pensato prima a realizzare una piazza capace di ospitare eventi con un numero di spettatori significativo come il progetto attuale prevede con l’auditorium da 5 mila posti. Piazza Viviani può diventare una miniera d’oro per il litorale sotto il profilo turistico. Questa amministrazione viene accusata spesso, ma ha dimostrato di essere la giunta del fare e questo è un aspetto positivo". Esultano i consiglieri comunali marinesi Francesco Niccolai, Virginia Mancini e Maurizio Nerini, quest’ultimo mostrando una foto del 1998 quando l’amministrazione di allora appose un cartello sulla recinzione del parcheggio promettendo una "riqualificazione in realtà mai compiuta e che si limitò a collocare qualche mattonella sul terreno polveroso che ricopriva questa piazza: la giunta Conti ha invece saputo chiudere la partita con l’Aoup per acquisire l’intera proprietà del bene e procedere con il recupero". Soddisfatto anche Alessandro Cordoni (foto), presidente di Confesercenti litorale: "E’ un bene che si proceda alla riqualificazione, anche se l’unico cruccio è che per tutti gli interventi fatti finora sul lungomare non ci sia mai stato un momento di condivisione preventiva con le associazioni perché avremmo avuto qualche idea per il Comune. E’ importante s l’aspetto legato alla piazza destinata agli eventi pubblici che mai prima d’ora esisteva e che ora invece fa parte del progetto". Cordoni invita tutti a fare la propria parte: "Ora possiamo avere nomi importanti della musica e anche come associazioni di categoria dovremo saper sfruttare al meglio questa opportunità".