Pichetto: "Impianto fondamentale"

Piombino, il ministro non commenta la sentenza del Tar, ma spiega che il rigassificatore serve all’Italia

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Rigassificatore: per il ministro della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin "le sentenze non si commentano ma si rispettano. Grazie ai rigassificatori di Ravenna e Piombino il nostro Paese potrà contare su una quota consistente di gas, fondamentale per garantire la sicurezza energetica delle famiglie e delle imprese italiane". Negando la sospensiva, il Tar del Lazio ha ritenuto che "i paventati rischi per la pubblica incolumità correlati al rigassificatore risultano, allo stato, privi di attualità", inoltre "non sussistono i presupposti per la concessione dell’invocata misura atteso che le modalità procedimentali di autorizzazione dell’iniziativa in questione sono disciplinate da una normativa, che si caratterizza per il chiaro contenuto eminentemente emergenziale e per concernere interventi che, già nella declaratoria di legge, appaiono connotati da uno spiccato grado di specificità". In più, i giudici hanno osservato che "l’iter che ha condotto all’adozione del provvedimento gravato non ha dato evidenza di palesi anomalie nello sviluppo del procedimento, né di incontrovertibili carenze istruttorie". La partita su Piombino al Tar del Lazio però non è finita. L’udienza di merito è stata fissata per l’8 marzo 2023. Snam nella memoria depositata dai propri avvocati al Tar del Lazio aveva contetato la fondatezza delle tesi del Comune di Piombino. Sul dragaggio - si legge nella memoria - la questione rientra nel già previsto piano di sviluppo del porto, di competenza dell’Authority, mentre sulla sicurezza ad operare ricorda che gli aspetti di manovrabilità sono stati valutati positivamente dalle autorità competenti.