Piombino, Virendar Bubbar: ‘Investiti già 170 milioni’

Il presidente di Jsw Steel Italia fa il punto sullo stabilimento

Virendar Bubbar, presidente di Jsw Steel Italia

Virendar Bubbar, presidente di Jsw Steel Italia

Piombino, 12 luglio 2019 - JSw Steel Italia conferma gli investimenti sul sito di Piombino e si dichiara soddisfatta dell’apertura del governo al tavolo ministeriale. Virendar Bubbar presidente di Jsw Steel Italia ricorda che ad oggi «abbiamo investito 170 milioni di euro in capitale circolante». La volontà di Jsw è quella di puntare su Piombino e sulle sue peculiarità produttive che l’hanno resa un riferimento europeo nel settore della produzione delle rotaie. Jindal vuole valorizzare questa grande storia e rendere l’acciaieria di Piombino un player fondamentale nel mercato internazionale degno di portare il made in Italy nel mondo. Grazie all’importante e confermato supporto del Ministero dello sviluppo economico, della Regione, del Comune e delle organizzazioni sindacali, la dirigenza di Jsw Steel Italia, dopo la riunione romana, torna a Piombino con due buone notizie.

È previsto, infatti, per la prossima settimana l’incontro promosso dal Governo con Invitalia per definire le linee di utilizzo dei 33 milioni di euro come sancito dall’Accordo di programma.

Si parlerà, invece, di energia il 23 luglio in un incontro calendarizzato a Roma con il sottosegretario Davide Crippa. È questo un punto di svolta importante per il completamento dello studio di fattibilità propedeutico alla decisione per l’attivazione della fase 2 dell’investimento nell’acciaieria di Piombino così come previsto dall’articolo 10 dell’Accordo di Programma del 2018 con il quale il Governo italiano si è impegnato a garantire all’impianto di Piombino le stesse condizioni di accesso al conto energetico per rendere quella che è l’unica fabbrica italiana che produce rotaie competitiva sul piano dell’offerta con i competitor internazionali. L’incontro al Ministero è stata l’occasione per Jsw Steel Italia per comunicare gli investimenti garantiti fino ad oggi nel pieno rispetto della programmazione, dall’attivazione dei tre laminatoi con l’impiego di 700 lavoratori, all’investimento in capitale circolante di 170 milioni di euro.

È stata intanto avviata una collaborazione con l’Università di Pisa con il dipartimento di Ingegneria Meccanica nell’ottica della cooperazione. È stato poi comunicato che sono in corso una serie di studi e di progetti, l’efficientamento energetico per un investimento di 3 milioni di euro; i progetti per il controllo qualità e prodotto per essere in linea con i mercati per un totale di 1,5 milioni di euro; gli investimenti per l’incremento della produttività all’interno dei treni di laminazione per un valore di 5 milioni di euro. E ancora, sul treno barre è previsto un investimento sul blocco di finimento e sui garret e su tutta la parte di riscaldo delle billette e dei blumi su tutti e tre i treni di laminazione per un totale di 10 milioni di euro. «Questo è solo l’inizio di un progetto di rilancio che vede Piombino protagonista di un nuovo corso industriale».

m. p.