"Confidiamo nell’impegno di Eni e Snam nella ricerca di soluzioni, che passano attraverso i rigassificatori di Ravenna e Piombino. Piombino dalla primavera garantirà 5 miliardi di metri cubi di gas. Accanto a questo c’e’ l’azione di riduzione dei consumi di gas naturale con la riduzione dei consumi complessivi. Questo potrebbe portarci a sostituire 25 miliardi di gas che proveniva dalla Russia con altre fonti e 5 miliardi con la riduzione dei consumi. Lo ha detto il ministro per l’Ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in un panel sull’energia all’interno della conferenza ‘Med-Mediterranean Dialogues’. "Dobbiamo poi raggiungere l’abbattimento delle emissioni del 55% al 2030. E’ un percorso a tappe che prevede di attivare almeno 10 Gw di rinnovabili ogni anno nei prossimi anni", ha aggiunto.
Il rigassificatore di Piombino continua a tenere banco, anche se ormai i lavori di Snam procedono a ritmo sostenuto. C’è però la questione del ricorso al tar del Comune. "Il Governo ascolti il grido di allarme lanciato dal ceo di Eni Descalzi: senza i rigassificatori, il rischio è di non raggiungere gli obiettivi fissati da Mario Draghi e di compromettere il faticoso lavoro di indipendenza dal gas russo avviato. Ad essere a rischio è l’autonomia del Paese". Così in una nota Raffaella Paita, presidente del gruppo Azione-Italia Viva in Senato. "Giorgia Meloni tentenna sul rigassificatore di iombino perché il sindaco è di Fratelli D’Italia, questa è la verità. Ma così compromette il Paese".
Infine i comitati del no annunciano un’altra iniziativa per martedì 6 dicembre alle 17 all Centro Giovani Piombino. "si terrà una assemblea pubblica indetta dai Comitati La Piazza, Salute Pubblica, Liberi Insieme e dal Gazebo 8 giugno, per discutere con i cittadini le iniziative da intraprendere a dicembre contro il rigassificatore. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione e prendere decisioni operative" spiegano i rappresentanti dei comitati.