Piombino, sale la tensione: tecnici Snam speronati in mare

Piombino, sale la tensione per il progetto del terminal gas. Il settore della pesca e agroittica teme il peggio

Il rigassificatore a largo di Livorno, già presente da alcuni anni

Il rigassificatore a largo di Livorno, già presente da alcuni anni

Piombino, 14 giugno 2022 - Sale la tensione per il progetto del rigassificatore a Piombino. Un’imbarcazione con a bordo i tecnici Snam, intenti ai rilievi nel mare davanti al porto, è stata speronata da un’altra imbarcazione con addetti a uno degli impianti di agroittica. Una denuncia sarebbe stata depositata alla Capitaneria di Porto. L’urto è avvenuto a bassa velocità, circa tre nodi e non ci sono stati feriti o danni a bordo, ma il segnale è chiaro: i nervi stanno saltando. Perché soprattutto per il settore delle attività di allevamento dei pesci e coltivazione dei mitili, si teme che un impianto di grandi dimensioni come un rigassificatore possa avere un impatto negativo. A Piombino il settore è uno dei più sviluppati in Italia, dà lavoro a oltre 150 persone e produce circa novemila tonnellate all’anno tra pesce e molluschi. Le acque del golfo di Follonica dove si trovano le vasche del pesce e i ’campi’ di cozze, sono classificate in classe A, le migliori. Quindi gli operatori temono che lo sversamento di cloro che avviene per mantenere puliti gli scambiatori di calore dell’impianto di rigassificazione, possa danneggiare le attività agroittiche e più in generale la pesca.

Come è stato sottolineato da più parti, il governo ha nominato il commissario per il rigassificatore (In Toscana Giani e in Emilia Romagna Bonaccini, i due presidenti di Regione), ma il prpogetto non è stato presentato. Quindi i territori ufficialmente non hanno notizia di che cosa si farà e non si conoscono i dettagli tecnici degli impianti che sono importanti per capire il loro impatto. Per questo oltre all’azione del Comitato del No al rigassificatore, a Piombino si è formato un fronte eterogeneo contrario al progetto che va dal sindaco Francesco Ferrari di Fratelli d’Italia, al consigliere regionale Pd Gianni Anselmi, al vicesindaco Luigi Coppola dell’Udc, al segretario Pd Andrea Baldassarri, al capogruppo dei Cinque Stelle Daniele Pasquinelli. E poi ci sono i no dei Comuni vicini a partire da quello di San Vincenzo con l’assessore Landi, per arrivare a quello del Comune di Suvereto che riportiamo qui sotto. Lo stesso presidente Eugenio Giani, dopo la nomina a commissario ha spiegato di voler porre al governo i quesiti sull’impatto ambientale e sulle misure di sicurezza posti dai cittadini di Piombino.

Lo speronamento dell’imbarcazione con i tecnici Snam alla fine è una sorta di rappresentazione plastica della situazione a Piombino con la sensazione della comunità di essere stata per anni abbandonata dal Governo centrale (vedi il caso bonifiche, strada di accesso e rilancio del polo siderurgico) e poi utilizzata per risolvere in tempi brevissimi una emergenza nazionale senza neppure essere informata e consultata sul progetto.