Piombino, nuove assunzioni nel settore acciaio dopo la crisi

Quindici milioni di investimenti di Liberty Steel alla Magona

Sanjeev Gupta, presidente del consiglio di amministrazione Liberty Steel

Sanjeev Gupta, presidente del consiglio di amministrazione Liberty Steel

Piombino, 17 settembre 2019 - Quindici milioni di investimenti, 25 nuove assunzioni, potenziamento della produzione da 550mila a 800mila tonnellate annue: finalmente buone notizie per l’industria dell’acciaio a Piombino. Il passaggio dello storico stabilimento di Magona, da Arcelor Mittal a Liberty Steel, porta una ventata di novità. Il presidente del consiglio di amministrazione di Liberty Steel Sanjeev Gupta si è impegnato a investire oltre 15 milioni di euro a Piombino per aumentare la produzione e garantire la sostenibilità a lungo termine dell'impianto. Un progetto per riavviare e ristrutturare una linea di decapaggio, ferma da sette anni, è già in corso. Gupta è un imprenditore inglese di origine indiana e in pochi anni è riuscito a creare un forte gruppo europeo nel settore acciaio rilevando aziende in difficoltà e rendendole efficienti. Magona in realtà aveva già superato da sola i problemi della crisi, tornando su buoni livelli produttivi, ma è chiaro che il nuovo gruppo con maggiori investimenti può fare la differenza. Liberty Steel mira a rendere lo stabilimento di Piombino, che occupa 455 lavoratori, una parte importante di una vasta filiera produttiva fornendo materiali e componenti per l'industria in tutta l'Europa occidentale. Per avviare tale processo, Liberty ha già istituito un gruppo di lavoro tecnico incaricato a considerare le potenziali sinergie con Liberty Galati la sua acciaieria integrata in Romania. Magona produrrà circa 800.000 tonnellate di acciaio zincato e preverniciato ogni anno destinati al settore degli elettrodomestici (in Italia è leader, probabilmente la lavatrice o il frigo che abbiamo in casa è fatto con lamiere Magona) , automotive ed edilizia. E sempre nel settore acciaio a Piombino si attendono novità anche per lo stabilimento Jsw di Jindal. Per ora sono attivi circa 700 dei 2000 dipendenti, l’azienda ha presentato un piano per la costruzione del forno elettrico che potrà completare le linee attuali dei laminatoi. Ma resta da sbloccare il dossier del costo dell’energia. Alla cerimonia in Magona per la presentazione di Liberty Steel ha partecipato anche il presidente della Regione Enrico Rossi che ha colto l'occasione per parlare anche delle Acciaierie Jsw con la dirigenza del gruppo Jindal: "Anche loro mi dicono che stanno andando avanti nella costruzione della nuova linea per le rotaie e che stanno lavorando alla presentazione del progetto del nuovo forno". "Tanto il gruppo Liberty quanto il gruppo Jindal – sottolinea il presidente – mi hanno però indicato una necessità assoluta, ovvero che il governo nazionale adotti quanto prima il decreto sui costi dell'energia, una condizione, mi dicono, di pregiudizio per i nuovi investimenti". "Questa necessità – ricorda Rossi – è stata riconosciuta anche nell'accordo di programma che il governo ha firmato con il gruppo Jindal: se non si adotta questo decreto sui costi dell'energia si mette a repentaglio la siderurgia a Piombino". "Nei prossimi giorni – conclude il presidente – continuerò ad attivarmi con la nuova compagine di governo, parlando con i ministri, perché questo decreto si adotti quanto prima". Maila Papi