MAILA PAPI
Cronaca

Polo siderurgico di Piombino. Tutti i nodi importanti da sciogliere

L’allarme dei sindacati: sciopero ai cancelli di Magona e Acciaierie Jsw. Le concessioni demaniali

Lo sciopero di ieri mattina ad opera di Fim,. Fiom, Uilm e Usb per il polo siderurgico di Piombino

Lo sciopero di ieri mattina ad opera di Fim,. Fiom, Uilm e Usb per il polo siderurgico di Piombino

Tutto risolto per il polo siderurgico di Piombino? Dopo l’annuncio dell’intesa a Roma tra Metinvest-Danieli e il ministero delle Imprese per la nuova acciaieria green con un investimento da 2,5 miliardi di euro, c’è una prospettiva di sviluppo, ma non tutti i problemi sono risolti come hanno evidenziato ieri i sindacati con una manifestazione e sciopero davanti ai cancelli di Magona e Acciaierie Jsw. Per la nuova acciaieria ci sono da sciogliere nodi importanti a livello di concessioni demaniali e banchine portuali. Per Magona (laminati piani) e Jsw (rotaie) la crisi sta diventando sempre più aspra. Fim, Fiom, Uilm e Usb hanno effettuato due presidi con sciopero per alzare l’attenzione sia su Liberty Magona che su Jsw. Su Magona è stata ribadita la necessità d’intervento del Governo per indirizzare la vendita, "c’è la due diligence e la partita deve concludersi velocemente per evitare il fallimento" ha ricordato Lorenzo Fusco segretario Uilm. Jsw, "è il momento delle decisioni e basta annunci" ha incalzato Paolo Cappelli segretario Fim. Di Jsw non si conosce niente dell’accordo di programma, hanno ricordato i sindacati, "lo ha riconfermato il sindaco Ferrari, così come ci ha detto che la variante urbanistica propedeutica per l’accordo di 33 milioni che Jsw e il Governo hanno sottoscritto, verrà attuata solo dopo la firma dell’accordo di programma". Quindi tutto in alto mare, uno stabilimento che marcia a singhiozzo solo con il treno rotaie, l’unico impianto di produzione in Italia. "La crisi profonda di Jsw e la situazione ormai insostenibile di Liberty Magona – afferma la Fiom con David Romagnani – servono risposte immediate. Il silenzio delle istituzioni e l’assenza di una regia politica sono inaccettabili. Come Fiom, assieme alla Rsu e alle altre organizzazioni sindacali chiediamo al ministro Urso un intervento urgente". E i sindacati i hanno poi sollevato dubbi sull’accordo di programma fra Metinvest Adria e Governo. "Giovedì sembrava cosa fatta, che il documento fosse blindato e invece in realtà sembra che la questione dei 157 milioni per l’investimento sulla banchina sul porto necessaria a Metinvest Adria non sia definito".

"Vorrei far presente che nell’ottobre 2023 quando Metinvest Danieli disse di essere interessata ad investire a Piombino le due questioni più importanti erano aree demaniali e banchine. Siamo sempre lì" ha evidenziato Fusco. "Se il problema è la banchina vorrei sottolineare che sul porto la banchina c’è, ma è stata assegnata alla nave con il rigassificatore. Il prossimo anno dovrebbe essere liberata, bene allora intervengano il sindaco e la Regione". E Il 12 giugno altra protesta: davanti al Comune di Piombino Fim, Fiom Uilm con i segretari nazionali manifesteranno per Magona e Jsw.

Maila Papi