Porti, ecco tutti i progetti per il 2023

Il presidente dell’Authority, Guerrieri: "Anni difficili, ma abbiamo aumentato la competitività degli scali". Non solo Livorno, ma partite aperte anche su Piombino, Elba e Capraia

Il presidente dell’Autorità Portuale di Livorno e Piombino Luciano Guerrieri

Il presidente dell’Autorità Portuale di Livorno e Piombino Luciano Guerrieri

Livorno, 19 gennaio 2023 - Un bilancio, quello dell’Autorità portuale di Palazzo Rosciano, con tante luci e qualche interrogativo, non solo sul prossimo futuro. E le ombre? Ci sono anch’esse, com’è del resto naturale: ma è anche naturale che non se ne sia parlato, se non di sfuggita.

Siamo a riferire la conferenza stampa del presidente Luciano Guerrieri e dei dirigenti delle varie direzioni svoltasi ieri mattina in presenza e via web. Cantieri per le infrastrutture, riorganizzazione delle aree demaniali, sostenibilità ambientale, digitalizzazione ed efficientamento energetico.

E’ fittissima l’agenda del 2023 presentata dall’Autorità. La nuova geografia delle banchine livornesi, la prosecuzione delle attività di progettazione, lo sviluppo del cold ironing e del piano del ferro, sono alcune delle partite: condizionate dall’aumento dei costi dei materiali e dell’energia. Un dato: l’energie elettrica è costata all’AdSP il 194% in più fino a settembre.

"Anche l’impatto del caro materiali è stato pesante - ha continuato Guerrieri -, sulla base dell’ultimo bollettino pubblicato dalla Regione Toscana, i costi per la realizzazione delle opere marittimo portuali sono aumentati del 40%. Si tratta di un tema di cui il Governo è cosciente e che siamo sicuri verrà risolto".

Guerrieri è andato avanti con la lista della spesa. Cominciando da Livorno, oltre alla realizzazione della Darsena Europa, la priorità è concludere il piano di riorganizzazione degli spazi destinati alle attività portuali presso la Sponda Est della Darsena Toscana e il Molo Italia. Nel 2023, l’ente lavora per la delocalizzazione della Compagnia Impresa Lavoratori Portuali dall’Alto Fondale, area da destinarsi successivamente alla Porto di Livorno 2000 ai fini dell’esercizio delle attività connesse all’accoglienza dei passeggeri delle crociere. Fondamentale per tutto il porto commerciale, l’opera di attraversamento con microtunnel del canale industriale. Sta prendendo corpo il nuovo progetto di riorganizzazione della viabilità di cintura del porto. L’opera prevede una completa separazione delle correnti di traffico, con una viabilità interna al porto dedicata al traffico portuale, che verrebbe escluso dalla viabilità cittadina; un varco doganale unico, di tipo autostradale, in corrispondenza della viabilità principale; la risistemazione degli assetti dello scolmatore d’Arno e del canale dei Navicelli nell’ambito del collegamento tra Porto e Retro porto, con l’eliminazione del ponte levatoio che si trova in prossimità della foce dello scolmatore.

Molte partite aperte anche su Piombino, l’Elba e Capraia. A fronte dello stallo in cui naviga la vertenza acciaieria, l’Autorità portuale ha deciso di muovere alcuni passi verso la riorganizzazione delle aree assentite in concessione. L’azienda siderurgica continuerà ad operare in regime di proroga sino a marzo, ma una parte della concessione, ricadente sull’area ex parchi minerali, non sarà rinnovata, e tornerà nella disponibilità dell’Ente portuale. Questo pezzo di porto, assieme agli ex carbonili, all’ex Irfïd, rappresenta un polmone strategico sul quale l’AdSP investirà affinché possano trovarvi spazio nuovi insediamenti. Nel pacchetto di compensazioni del Memorandum di Piombino allegato all’autorizzazione per la collocazione del rigassificatore, sono stati chiesti 50 milioni per la messa in sicurezza e la bonifica di queste aree.