Porti, sciopero a oltranza "Occasione persa, peccato"

Il tentativo di mediazione dell’Autorità Portuale non ha ottenuto risultati. Il presidente Guerrieri: "Siamo disponibili a riprendere il dialogo al più presto"

Migration

Non è stato scongiurato lo sciopero che le segreterie provinciali di Filt, Fit e Uil trasporti. A partire da domani i lavoratori dei porti incroceranno le braccia secondo le modalità già definite nei giorni scorsi. Nonostante l’impegno profuso dall’Autorità Portuale nella ricerca di una composizione del contrasto, la vertenza è quindi andata avanti.

Il tavolo di avvio della trattativa convocato stamani dall’Adsp, a cui hanno partecipato le categorie trasporti sindacali e i rappresentanti delle sigle confederali, unitamente alle associazioni datoriali e armatoriali, non è quindi approdato al risultato sperato. Il presidente Luciano Guerrieri esprime amarezza per la posizione di rottura presa dai sindacati: "Credo grazie al nostro lavoro di intermediazione, e alle proposte pervenute dalle associazioni datoriali, i lavoratori avessero già raggiunto un risultato positivo, con ampi margini di avvio di una trattava da sviluppare in tempi rapidi". Guerrieri ne è convinto: "Al di là delle contestazioni espresse dalla parte datoriale sul metodo delle relazioni industriali scelto dai sindacati, le rivendicazioni dei lavoratori hanno fornito uno stimolo positivo a inaugurare una nuova stagione di confronto tra le parti, sulla base della piena condivisione di un duplice interesse comune: contemperare le esigenze di continuità operativa dei porti con quelle di qualità e di rimodulazione del mondo del lavoro". E aggiunge: "Se non fossero state interrotte le trattative, avremmo forse potuto iniziare con maggiore garanzia di risultato in lavoro per il quale stavamo discutendo da tempo".

Ciò non ostante, "l’Autorità continuerà a profondere ogni sforzo affinché il dialogo possa comunque essere riattivato".